Fa freddo fuori al locale,l ancio uno sguardo verso la folla e via. Già si parla dei Motel tra merchandise e gente irrequieta, tra i divanetti e le luci ancora spente. Il Duel Beat gode della perfetta atomosfera da club. L’attesa è snervante ma merita. “Do I have a life?”è la frase con cui esordiscono sul palco, nonchè il titolo del loro nuovissimo album. Chi l’avrebbe mai detto che Samuel, Pisti e Pierfunk sarebbero tornati più pronti e consapevoli di prima? Con “Lost” si cammina a ritroso; chiudo gli occhi per poi riaprirli lasciandomi andare alle sonorità del nuovo singolo Nothing More; si passa dagli incisivi e caldi vocoder di “The light of the morning”a “Cypress Hill” ma è “Two” a sovrastare, indubbiamente; ed è con “Two” che ci si ritrova a ballare sulla stessa lunghezza d’onda; con un’ energia insolita ma comune a chi ha già avuto modo di apprezzare il pezzo.
Il ritmo che si sprigiona è carico e vitale, scandito dal peso del basso di Pierfunk quasi ad interrompere le melodie house, quasi a volerle confondere. La folla è composta da persone dagli stili più differenti; motivo questo che catapulterà in prima fila il tipico ragazzo da discoteca ed una testolina tutta rasta, conoscitrice della drum&bass. Si..perchè i Motel Connection sono soprattutto questo: un groviglio di suoni racchiusi in una scatola pronta ad esplodere da un momento all’altro, in grado di arrivare a tutti. La live performance termina con un inatteso dj -set portato avanti principalmente da Pisti, dj molto noto nella scena torinese. Motel Connection come musica, come adrenalina mista a sudore,come scontro di corpi, come casse a tutto volume, come distruzione di pensieri. Un concerto da vivere anche solo per le innumerevoli sensazioni che regala.
Autore: Anna Vitiello
www.motelconnection.to.it/