Gli olandesi King Me, nati sette anni fa a Rotterdam, con questo quarto cd riescono ad avere una distribuzione italiana, grazie alla varesotta Midfinger. La band deve il nome ad una canzone dei Palace Brothers, dopo essersi misurati a lungo con il lo-fi, in questo “Happy happy” danno una svolta importante al loro sound, virando verso un pop-rock di notevole fattura, molto ben curato e soprattutto ottimamente prodotto. I vari musicisti riescono ad amalgamarsi benissimo, raggiungendo un ottimo equilibrio. La loro virata pop li porta ad esprimersi con sonorità che si trovano soprattutto in mezzo tra i migliori Muse, ma senza i barocchismi di Bellamy, ed i R.E.M, in particolare nell’iniziale “Vera” e in “The happy heater”, anche se qui sono più proiettati verso le asprezze degli inglesi. I King Me riescono ad essere pregevoli e convincenti tanto nei brani introspettivi, come nello slowcore di “Perfect” o nella greve “Rain”, quanto in quelli più spostati verso la ballata rock, come l’avvolgente ed intensa “Soaps”. Intriganti poi gli intrecci sperimentali cui si dedicano in “You know i like blondes…” e in “Big boy song”. Finalmente i King Me sono cresciuti e sono riusciti ad emanciparsi dal forte legame che avevano con Will Oldham.
Autore: Vittorio Lannutti