• Home
  • News
  • Music Mag
    • Recensioni
    • Live Report
    • Speciali
    • Interviste
  • Extra
    • Fumetti & games
    • Letteratura
    • Oltremusica
  • Fotogallery
  • Cinema
  • Freak TV
  • Contest
  • Redazione



Figli di Medea. Girandola di vite senza speranza nel corto di Mauro Di Rosa


 02/01/2016 


Un ottimo cast per Figli di Medea, il  lungo cortometraggio firmato da Mauro Di Rosa girato nel sobborgo puteolano di Monterusciello

Il rione Medea è un quartiere come i tanti che si avvicendano intorno e dentro le grandi città. È un’accozzaglia di edifici sconnessi in cui lasciare ingrassare il degrado, spesso il sovraffollamento, di certo la violenza.

Il rione Medea promette svago e relax, ma soltanto a chi ne resta fuori. Perchè la vita è al suo esterno. È al di fuori di quella che negli occhi di Mauro Di Rosa, regista del cortometraggio “Figli di Medea” (opera di recente presentata in una doppia proiezione a Napoli e a Monterusciello, frazione puteolana in cui è ambientato il film prodotto dall’associazione En Art)  si fa metafora della terra infelice in cui i campani sono costretti ad abitare. La speranza, alle falde del Vesuvio è un eroe che ha già abbandonato il suo popolo, non vale la pena di agitarsi. È inutile cercare un’occupazione, praticare un lavoro onesto, studiare, scrivere. Già, scrivere. “Che senso ha fare un buon articolo se la gente legge solo i titoli?”, suggerisce in una scena a Michele, uno dei protagonisti della pellicola, il suo direttore- sodale.

Michele è un giornalista, lavora per una piccola testata. Probabilmente lo fa per la gloria, forse per quattro spiccioli. Troppo poco per una coppia di genitori preoccupata e piegata dalla fatica, figlia di un’epoca in cui il sogno è stato tutt’al più una pratica collettiva, di certo non un fatto individuale. Troppo poco per una coppia ripiegata su sé stessa, distratta da quella lotta continua che è diventato il vissuto di ciascuno, in cui i figli fanno quello che vogliono, basta non chiedere.

Troppo per una terra, allo stesso tempo vittima e carnefice che, proprio come per la Medea nella versione di Euripide, uccide i suoi figli, ne calpesta le volontà, ne avvelena le esistenze.

Una visione sconsolata e desolante che non può convincere il pubblico e che pecca nel tourbillon di esistenze descritte e prese a emblema del giro di vite che alimenta il mortale rione (una studentessa, un giornalista e la sua famiglia, il garzone di una salumeria e i suoi amici, un lavoratore agricolo con moglie e figlia) di un’incompletezza di fondo. È come se a “Figli di Medea” mancasse il respiro, costretto in una forma che lo comprime, rendendolo in qualche modo monco.  Il film realizzato da Di Rosa, regista con già una lunga carriera alle spalle e collaborazioni importanti (con tra gli altri Nando Paone, Cetty Sommella,  Eddy Napoli) appare come un corto che si “atteggia” a lungometraggio, svilendo in toto un’operazione che resta interessante sia da un punto di vista linguistico (dal ricorso alla forma lirica all’inizio e alla fine, a più in generale le scelte da un vista formale che ne rivelano l’ottima fattura), che produttivo (il film, prodotto dall’associazione En Art,  impegnata nella realizzazione di progetti artistici votati al sociale, è realizzato con il patrocinio della Film Commission Campania  e con i finanziamenti raccolti attraverso una campagna di crowdfunding).

Ottimo il cast che vede in scena Gianfranco Terrin, Pasquale Ioffredo, Antonella Cioli, Enzo Perna e, per la prima volta sullo schermo, la piccola Federica Di Rosa, Antonio Vitale e Imma Di Lillo.

Tra gli interpreti anche Melania Pellino, Carlo Gertrude e Marialuisa Colletta.

Autrice: Michela Aprea


  • Altri articoli:

    Recensione: Figli di Madre Ignota – Figli di Madre Ignota – Tamboo tamboo (Venus) snoop dogg aka street dogg in Sanjay and CraigSnoop Dogg diventa Strett Dogg e rappa nel cartone americano Sanjay and Craig. steve nieveSteve Nieve – ToGetHer (429 Records), nel suo complesso passa senza troppa gloria nel convulso mondo delle nuove uscite. Nessuno vuole più morire festival cannesAl Festival di Cannes il corto del casertano Giovanni Prisco con le musiche di Alfredo Parolino dei Bufalo Kill. band of horses 1Febbraio da cavallo: nel mese più corto dell’anno uscirà un live-acustico della Band of Horses. Ascoltane un estratto. Cinema: Le Vite degli Altri
  • Fotogallery

    • Tutte le foto del TOdays 2017
      28/08/2017
    • Siren Festival, Vasto - 27/30.07.2017
      03/08/2017
    • Litfiba, Villafranca di Verona - 23.07.2017
      27/07/2017

  • Contest

    • Freak Out ti porta al concerto de I Ministri alla Casa...
      19/04/2018
    • Vinci 2 abbonamenti per lo Zanne Festival 2017.
      04/07/2017
    • Vinci quattro biglietti per il concerto salernitano...
      04/11/2016

  • Cinema

    • Nick Cave & The Bad Seeds, al cinema Distant Sky il concerto...
      06/03/2018
    • Coco di Lee Unkrich e Adrian Molina
      29/01/2018
    • Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani
      25/01/2018

  • FREAKOUT NEWSLETTER

    LA TUA EMAIL: 
  • Live Report

    • The Soft Moon - Lanificio 25, Napoli 23.02.2018
      01/03/2018
    • The Sonics - Tilt, Avellino 16.02.2018
      20/02/2018
    • Live Report: La magnifica performance di Suzanne Ciani...
      01/12/2017

  • Freak TV

    Margaret Lee - Perdono

  • FreaXtream



  • Find us on Facebook

  • Naviga in:

    • News
    • Fotogallery
    • Recensioni
    • Live Report
    • Interviste
    • Contest
    • Cinema
    • Fumetti & games
    • Letteratura
    • Freak TV

Copyright 2013 Freakoutmagazine - Powered by Uxcore
Questo sito utilizza cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando la navigazione acconsenti all'utilizzo di tali cookies.Accept Read More
Privacy & Cookies Policy