Ha messo in piedi una band con etichetta Bella Union nel 2001, i Lift to Experience, quasi 20 anni fa. La band è durata il tempo di un disco, ma Josh T. Pearson è tornato in Texas e ha continuato a suonare, sperimentare, scrivere, creare, collaborare. Ha lasciato il Texas per fare tour in Europa a supporto di gente come Archie Bronson Outfit o My Blood Valentine, ha partecipato a festival come Primavera Sound Festival, Latitude Festival, Green Man Festival e End of the Road Festival, ha collaborato con Fleet Foxes, Joanna Newson e nel 2011 ha pubblicato l’album solista Last of the Country Gentlemen, acclamato da riviste come Mojo, Q, Rogue, Rolling Stone, mentre Uncut ha definito addirittura il disco di Pearson come uno dei migliori 50 album da songwriter di tutti.
Ora, con il suo batterista dei Lift to Experience Andy Young e con Erika Wennerstrom degli Heartless Bastards sarà in tour negli States per promuovere il suo secondo disco, che si preannuncia oltre che un successo un’altra creazione magistrale. Come Lars Von Trier per il cinema, Anche Josh Pearson ha posto i suoi “Cinque Pilastri” per la creazione di ciascuna delle canzoni del disco:
Tutte le canzoni devono avere una strofa, un ritornello e un bridge i testi devono essere di 16 righe o meno devono avere (come è evidente dalla tracklist) la parola straight nel titolo, il titolo deve contenere 4 parole o meno la band deve obbedire alla canzone (“tu fai quello che ti dice la canzone, tu appartieni a lei e non lei a te”, spiega Pearson nella descrizione di questo punto).
Il tutto ha lo scopo, a quanto pare, di “puntare diritto” come dice la parola chiave dell’album che infatti si chiama Straight Hits.
Ma diritto a cosa? Ce lo racconta Pearson direttamente: “Negli ultimi anni ho imparato a ballare, prendere droghe, fare l’amore, insomma scegliere la vita. Mi sono stufato della barba, ho tagliato i capelli e ho cominciato a indossare colori”. Insomma, si punta diritto alla vita e alla gioia.
Ed è quello che comunicano subito, in gran clima festoso, i primi due pezzi del disco, Straight to the top e Straight at me, che si possono definire country-punk, ma sarebbe solo un’etichetta. In realtà tutto il disco (da Give It To Me Straight a Loved Straight To Hell a Whiskey Straight Love) mescola venature blues, country, folk e rock puro, ricordando a tratti Tom Waits (soprattutto nelle ballate come Straight Down Again! o The Dire Straits Of Love), a tratti Neil Young, a tratti Bruce Springsteeen, specialmente nelle molto orecchiabili Straight at Me e nella bellissima ballata blues A Love Song (Set Me Straight), una autentica canzone d’amore da parte di un folk songwriter che diventa la cosa più romantica che si ascolta nel disco.
L’album è stato scritto in tre giorni con Matt Pence, e vede anche la collaborazione, oltre ai nomi già citati, di Daniel Creamer e Scott Lee Jr. dei Texas Gentlemen.
L’album contiene tutta la freschezza, la gioia, la ritrovata voglia di suonare per divertirsi di un autore che si libera dalla leggenda della band dal solo e unico disco, e si libera dagli anni un po’ selvaggi passati a viaggiare alla scoperta di esperienze in Europa. The Straight Hits è un inno alla gioia e alla musica, nella sua tradizione più fortemente americana. Un album per ciò stesso senza tempo e capace di suonare fresco e classico contemporaneamente.
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autore: Francesco Postiglione
The Straight Hits! Tracklisting
Straight To The Top!
Straight At Me
Give It To Me Straight
Straight Laced Come Undone
Damn Straight
Loved Straight To Hell
The Dire Straits Of Love
Whiskey Straight Love
A Love Song (Set Me Straight)
Straight Down Again!