Allegri e festaioli, i Solidamòr portano l’Estate in tournèe. Questo CD d’esordio dei sette giovani musicisti di Varese, con tanto di sezione fiati – tromba + trombone – mostra per la verità luci ed ombre. Giungono infatti ancora acerbi in sala d’incisione, i Solidamòr, ed anche se la bella pubblicazione cartonata qui presente gli permetterà di ottenere una valanga di scritturazioni – e glie lo auguro… – per suonare nei locali del Nord Italia e guadagnare esperienza, forse qualcos’altro andava ancora perfezionata per bene, prima di lanciarsi.
L’incisione e la produzione sono buone, ma alcune canzoni sono debolucce, anche se i buoni arrangiamenti con una strumentazione così ricca in parte compensano. E poi c’è il problema della pronuncia del cantante, che all’italiano alterna lo spagnolo e l’inglese, e davvero qui c’è ancora da lavorae, poiché un minimo di accento esotico è necessario, almeno su disco. I Solidamòr sono attratti dal mito dell’evasione e della libertà, cui abinano la voglia di divertimento ed amore, in un’ottica “take it easy” che quasi automaticamente li porta verso atmosfere e ritmi musicali in levare, tra il folk rock, la patchanka ed il reggae, ma sempre con un approccio pop stile Giuliano Palma; belle ‘Oh Senorita’, ‘Fragile Cuor’ e l’omonima ‘One Man Show’, che sembra scritta dai gloriosi Mau Mau.
Autore: Fausto Turi