E’ dal 19 al 21 Marzo l’appuntamento per chi nutre la propria passione musicale di drone e improvvisazione rumoristica. L’avanguardia si ritroverà sui due-palchi-in-due-piani del North Six, Williamsburg, altrimenti detto Brooklyn, per il NO FUN festival, per questa particolarissima celebrazione dell’equinozio di primavera.
Come anticipato, la parte del leone, almento quanto a notorietà per noi comuni mortali, la faranno i progetti paralleli dei Sonic Youth, quasi uno per ogni componente: Lee Ranaldo con Roger Miller dei Mission of Burma e il batterista William Hooker, Kim Gordon e Jim O’Rourke con Ikue Mori e DJ Olive, e per finire Thurston Moore e Jim O’Rourke con il percussionista Chris Corsano e il veterano sassofonista Paul Flaherty. E ancora, star del noise estremo come Wolf Eyes, Sightings, e Double Leopards; band che sono risorte dalle proprie ceneri come To Live and Shave in L.A.; band dai nomi improbabili (ma anche l’ultimo non scherzava) come Japanese Karaoke Afterlife Experiment. La lista completa è sul websiite ufficiale http://www.nofunfest.com/.
Il festival vede la direzione artistica preminente di Carlos Giffoni (la cui band, Monotract, rientra nel cartellone), con l’assistenza di Russ Waterhouse (della leggendaria tape label White Tapes), Matt Redman e Bud Newton, boss della label Breathmint. Giffoni ha citato eventi come l’All Tomorrow’s Parties di Los Angeles curato dai Sonic Youth e il Destijl festival dello scorso anno come fonti di ispirazione per il No Fun.
Quanto invece al nome del festival, l’ispirazione viene da un commento fatto da Thurston Moore, e va anche a legarsi al prefisso “no”, non nuovo all’ambiente musicale newyorkese (la no-wave, la compilation “No New York”), ma è anche un’ammissione del fatto che la musica proposta nno avrà davvero nulla di divertente per la maggior parte della gente. Come lo stesso Giffoni dice, “per circa il 90% della popolazione mondiale (ma alziamola tranquillamente ‘sta percentuale, ndt) questa verrebbe considerata musica terribile da ascoltare. E bisogna essere completamente pazzi per organizzare un tale evento da soli e col volenteroso aiuto di poche altre persone”. Se tutto va bene quest’anno, quelli del No Fun sono intenzionati a organizzare un evento simile in futuro, possibilmente in Sud America. Good Luck, No Fun.
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