I Camper Van Beethoven si sono riuniti per realizzare il loro primo album da 15 anni a questa parte. Specie di rock-opera, “New Roman Times” uscirà l’11 Ottobre su Pitch-A-Tent/Vanguard, e vedrà protagonisti tutti e 5 i componenti originari della band (para)folk. Ad essi si aggiungeranno per l’occasione il violinista Jonathan Segel, così come il chitarrista Chris Molla e il polistrumentista, nonché anch’egli chitarrista, David Immergluck (ora nei Counting Crows), che avevano fatto parte dei CVB nel loro ultimo periodo.
Che hanno fatto i 5 in tutti questi anni? Il cantante/chitarrista David Lowery, che dopo lo scioglimento dei CVB aveva fondato i Cracker, modern rock band che ha riscosso anche un discreto successo commerciale; il bassista Victor Krummenacher e il batterista Chris Pederson avevano formato i Monks Of Doom, mentre il chitarrista Greg Lisher era entrato nei Filthy Thevin’ Bastards, side project degli Swingin’ Utters.
“New Roman Times” trova il suo concept nella storia di un problematico ragazzo texano che, dopo aver deciso di arruolarsi nell’esercito, si interroga sull’occupazione operata dalle truppe di cui fa parte, domandandosi se Dio sia – come gli è stato detto – dalla loro parte, finendo per riportare, lottando, la propria coscienza nuovamente a casa. Questa la tracklist: ‘Prelude’, ‘New Sons of the Golden West’, ‘51 7’, ‘White Fluffy Clouds’, ‘That Gum You Like Is Back in Style’, ‘Might Makes Might’, ‘Militia Song’, ‘R and R Uzbekistan’, ‘Sons of the New Golden West Reprise’, ‘New Roman Times’, ‘The Poppies of Balmorhea’, ‘Long Plastic Hallway’, ‘I Am Talking to This Flower’, ‘Come Out’, ‘Los Tigres Traficantes’, ‘I Hate This Part of Texas’, ‘Hippy Chix (Oath of the CBV)’, ‘Civil Disobedience’, ‘Discoteque CVB’, ‘Hey Brother’.
Pur riflettendo la prospettiva di Lowery sulle attuali vicende monidali, i 20 episodi del disco sono anche ispirati dai veterani militari che hanno effettivamente fatto parte della sua stessa famiglia, tra cui proprio suo padre. E per garantirsi accuratezz di dettagli, Lowery ha effettivamente discusso di armi e tattiche militari con dei veri soldati. Non mancano tuttavia momenti di leggerezza nel disco, per quanto imperniato su temi così scottanti. “Questa storia non è ispirata all’Iraq o all’Afghanistan, e neanche alla guerra” dice Lowery, “ma alla prfonda distanza tra la parte ‘rossa’ e quella ‘blu’ del nostro Paese. Ho creato una fanta-realtà alternativa così da accentuare molto le differenze, e rendere le cose più leggere”.
L’ultimo studio album dei CVB era stato “Key Lime Pie” nel 1989, secondo e ultimo album per Virgin, per cui avrebbero poi inciso i Cracker. Nel 2002 invece la Pitch-A-Tent, scavando negli archivi della band, pubblicò “Tusk”, un remake del classico album dei Fleetwood Mac registrato tra “Our Beloved Revolutionary Sweetheart” e “Key Lime Pie”, entrambi datati 1987.
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