GORDON SPAETH, l’ex sassofonista dei Fleshtones si è tolto la vita lo scorso 8 marzo, gettandosi dalla finestra del suo appartamento. Peter Zaremba, cantante della formazione newyorkese, lo ricorda così: “Gordon è stato una grande influenza per noi ancor prima che formassimo la band. Abbiamo imparato a suonare l’armonica insieme e ci ha introdotti al R&B di Kid Thomas e Lightin’ Slim. Sin dall’inizio Gordon ha suonato occasionalmente con i Fleshtones, prima di diventare la nostra sezione fiati assieme a suo fratello Brian. Suonò il sax con Jon Weiss su “Roman Gods”, il nostro primo album. Quindi entrò a far parte del gruppo a partire da “Hexbreaker” e il suo contributo si estende anche a “Speedconnection” e “Fleshtones vs. Reality”.
Gordon lasciò la band nel 1980 per i troppi impegni dal vivo e in studio, ma continuò a collaborare con noi occasionalmente: ha suonato il sax in “Laboratory Of Sound” e anche l’armonica in “More Than Skin Deep”, uno dei nostri album migliori. Avrebbe dovuto prender parte alle registrazioni del nuovo disco dei Masterplan (il supergruppo composto da membri di Fleshtones e Dictators), ma è morto poco prima che iniziassero le registrazioni.
Vorrei che chi non l’ha mai conosciuto sapesse che la sua influenza è stata enorme non solo per i Fleshtones: Gordon Spaeth ha ispirato molti artisti che sono poi diventati famosi e milionari”.
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