Partono con i piedi di piombo i Viola 5 Corde, quintetto romano, che ha difficoltà ad emanciparsi da un rock italiano troppo strutturato. Sono insieme da quattro anni ed in questo periodo non sono riusciti ancora a decidere quale sia la loro strada. Da notare che il fatto che non abbiano ancora registrato un disco è un punto a loro favore, dato che sono così scrupolosi da mandare in giro ancora i demo, per vedere che effetto fa, a differenza di molti loro colleghi che danno alle stampe lavoro molto meno dignitosi. Il demo, registrato al Red House di Senigallia (An), contiene sei
canzoni, nelle quali non si nascondono le influenze, né l’indignazione ed il senso di frustrazione che sentono nei confronti del sistema in cui viviamo. I testi, infatti, sono caratteristici della fase post-adolescenziale e sono sostanzialmente di buona fattura. Tuttavia è nel sound che dovrebbero lavorare di più. Le sonorità che utilizzano sono la new wave, figlia di quella italiana di vent’anni fa e più ne “L’appeso”, la disco-rock di matrice Subsonica di “Rna”, il classicissimo pop-rock italiano di “0”, le chitarre accelerate, ma scontate di “Automatica”, la ballata di “25/26” ed infine, la perla è “Me2”, che vira verso un indie-pop molto interessante.
Aspettiamo quale sarà la direzione che i cinque romani intraprenderanno, sperando che abbiano voglia di rischiare un po’ di più.
Autore: Vittorio Lannutti