Da Verona, questo quartetto indie pop giovanissimo prende il nome da una particolare tonalità del colore blu elettrico, ed è formato da Carlotta Favretto (voce, chitarra), Federica Furlani (viola), Arrigo Cestari (batteria) e Tobia Poltronieri (chitarra). Il gruppo esprime con intimismo, semplicità e ottimismo, sette canzoni che, soprattutto nella combinazione tra chitarre acustiche e viola, cullano dolcemente e riconciliano.
La scelta precisa di cantare in italiano i testi eccentrici e freak di Carlotta Favretto, rende la sfida piuttosto difficile, perché poco si presta, di solito, la nostra lingua, a questo minimalismo pop; inoltre, i Klein Blue evitano le suggestioni glitch eteree stile Cocorosie, e si addentrano nel concreto tentando, nel canto specialmente, passaggi rischiosi, e salti di tonalità cui Carlotta però non è ancora pronta.
Impeccabili le composizioni, valorizzate da incisione e mastering professionali (mastering, in particolare, realizzato a Chicago, affidato a Carl Saff, già con Sub Pop, Touch&Go, Secretly Canadian, etc), cui per altro contribuisce in chiave indie rock la batteria di Arrigo Cestari (Bikini the Cat), e qualche pennellata d’elettricità ad opera di Tobia Poltronieri, laddove, nei brani più riusciti, come ‘Sistri’ e ‘Nubicuculia’ è però soprattutto il duo femminile Carlotta/Federica a mettersi in mostra e a caratterizzare le canzoni. Riuscita l’aggiunta della tromba in ‘Nubicuculia’, che contribuisce al momento migliore del disco.
Dunque mentre i loro coetanei sprecano i pomeriggi tra playstation ed mtv, i Klein Blue registrano un Ep di 19 minuti con qualche debolezza, ma nel complesso piuttosto originale – scegliendo di dipingere i propri visi sulla copertina del disco – e gettano le basi per un’esperienza musicale che gli auguriamo lunga e felice. Per farli suonare dal vivo, potete contattarli qui: kleinbluepopgroup@gmail.com.
Autore: Fausto Turi