Archiviata la prima edizione del Nextech, festival al quale auguro di diventare un appuntamento fisso nel calendario fiorentino di fine estate. Il buon successo di pubblico registrato da questa tre giorni è senza dubbio un incoraggiante punto di partenza per investire anche in futuro altre risorse ed idee in un progetto nato per dare spazio ai nuovi orizzonti dell’elettronica e alle forme di contaminazione offerte dall’incontro tra musica ed immagine, tra ballo e percezione visiva. Area non nuova ad accogliere manifestazioni come questa, la Stazione Leopolda si è rivelata ancora una volta la location fiorentina ideale per dare spazio ad un’ampia area dance “polifunzionale”, con postazione centrale per djs e vjs, maxi-schermi per le proiezioni, palco per i veri e propri concerti, bancone del bar, punti informativi e cortile all’ingresso utile per rilassarsi nei momenti di maggiore calca all’interno….
Il programma del festival, spalmato in tre giorni, prevedeva un aperitivo sonoro gratuito dalle 18 e 30 circa fino alle 21, e poi ingresso a pagamento per gli spettacoli di maggiore attrazione fissati dal dopo-cena fino a notte inoltrata. In questo mio live report posso documentarvi direttamente solo la seconda giornata del festival, dato che purtroppo mi sono perso le altre due: eventi clou di giovedì 21 il concerto dei Liars e il dj-set di Andy Thoma dei Mouse on Mars (mi è stato riferito che i primi hanno spaccato e che il secondo ha saputo scaldare la pista a dovere), mentre sabato 23 spazio in consolle a Marc Houle, Pascal Feos e Gabry Fasano.
Ringraziando calorosamente per “l’ospitalità” Leonardo Cianfanelli di Kizmaiaz, vengo al resoconto di venerdì 22: sono arrivato alla Stazione Leopolda intorno alle 21,30 e ho trovato già all’opera Simone Fabbroni impegnato in un dj-set corroborante, tra sciabolate violente alle gambe, ciondolii meccanici, rifrazioni techno-dub e vibrazioni electro… Atmosfera scaldata al punto giusto per lanciare sul palco principale l’atteso live di Ellen Allien & Apparat : …pronti e viaaa!! Sguardo immobile sugli schermi dei loro laptops, i due hanno bombardato gli astanti con una tempesta di beats a tutto volume, costruendo ritmi da tribù post-industriale e macinando grooves irresistibili… Pubblico assolutamente in delirio, impossibile del resto stare fermi, ed entusiasmo alle stelle quando Ellen Allien ha afferrato il microfono per plasmare acide melodie in tre selvagge electro-songs. Grande prova!! E dopo tale ubriacatura dance, scontato il deflusso di massa verso il bancone del bar e verso l’uscita, per spezzare il ritmo con birra, sigaretta e due chiacchiere in tranquillità, mentre gli irriducibili si sono nuovamente lanciati in pista, catturati dai vortici tech-house di Drama Society… “Commentata” dalle immagini curate da Besegher + Blanche + Kinotek, la serata si è conclusa con il dj-set di Lazy Fat People… ma io, ve lo confesso, a quel punto ero già tracollato a letto….
Autore: Guido Gambacorta
www.nextechfestival.com