Due ragazze: una canadese ed una italiana. La prima è Kris Reichert, la bionda VJ di MTV che da qualche mese il sabato pomeriggio cura anche i collegamenti da Londra per CD:Live su Raidue; la seconda è Anna Di Pierno, batterista con buona esperienza in gruppi italiani quali Bigtiz e Meskalina. Due universi – il primo molto glamour, il secondo a dir poco underground – che credevamo inconciliabili e che invece pervengono ad un compromesso con questo disco. Scopriamo così che Kris ama da sempre il rock’n’roll ed il grunge, canta e suona la chitarra niente male ed ha buona scrittura. Ci intriga pensare che, con l’ambiente che frequenta ad MTV, avrebbe potuto trovare agevolmente una major ed appiattirsi su una musica da classifica; ed invece ‘Kill the Ghost’ sorprende: prodotto dalla ormai decennale indie italiana ‘Tube Records’, suona dissonante, debosciato, per niente furbetto ed è ben calibrato sulle sonorità dei bei tempi del grunge: il mito delle ‘riot grrrls’, di Hole e Bikini Kill; soprattutto viene in mente la P.J.Harvey di ‘Dry’. Anna poi ha braccia solide ed una gran tecnica alla batteria, e con passaggi vigorosi giocati talvolta in anticipo crea uno stato di tensione acida, non fa rimpiangere l’assenza del basso e riempie anche il poco spazio sonoro lasciato libero dalla bionda compagna (‘Elf Woe’s’). Si passa dalle memorabili urla sguaiate à la Mark Arm dei Mudhoney (‘Resonate’, ‘Thousand Blades’) ad architetture noise complesse e violente (‘Sweet Sound/White Sound’) che ti aspetteresti da una formazione a quattro stracarica d’esperienza come i Sonic Youth e non certo da un duo al debutto: qui magari la produzione artistica ed il mestiere di Cesare Basile – che da qualche tempo spunta dappertutto, quasi quanto il suo amico Manuel Agnelli – avrà fatto la sua parte. Che bella sorpresa, The Jains!
Autore: Fausto Turi