Assieme alla fidanzata, Dan Boeckner dei Wolf Parade dà vita a questo progetto parallelo che esordisce su Sub Pop proprio nei mesi in cui, con i Wolf Parade, Boeckner è riuscito ad ottenere il successo internazionale grazie al recente, notevole disco intitolato ‘Modern World’ ed allo strepitoso video, che da mesi imperversa su Mtv Flux (si, proprio quello deprimente, con i pupazzi di cartapesta…), della canzone omonima.
Gli Handsome Furs non si discostano granchè dal c.d. folk-rock ‘urbano’ di Wolf Parade, Minus Story, Band of Horses, Ladyhawk e Rogue Wave, ma essendo una formazione di solo due componenti, ricorrono molto di più a synth e drum machine, che affiancano così chitarre acustiche ed elettriche; i toni rimangono quelli struggenti, malinconici, ma anche variabili di questa nuova deriva dell’indie-rock che, credo, debba molto ai vecchi Rem, e che riscuote successo in Canada – sono di Vancouver – e tra i ragazzi dei college Usa. Certo è che la mitica etichetta Sub Pop ci si è buttata a pesce, alimentando il fenomeno con sempre nuovi gruppi piuttosto simili tra loro, la maggior parte dei quali pescati proprio in Canada, da dove, ormai da anni, giungono segnali di una vivacità artistica incredibile.
In questo ‘Plague Park’ non ci sono canzoni davvero memorabili, ma come accade spesso per i progetti paralleli, vi si respira una certa freschezza e spontaneità generali, malgrado i testi agrodolci delle canzoni – storie di amori che vanno in tilt, voglia di fuggire dalla città… – non aiutino l’ottimismo. Furba la scelta del duo di spargere, qua e là lungo i 36 minuti del disco, accenni wave anni 80, che proprio assieme al new folk è stato in questi ultimi due anni baricentro commerciale del rock indipendente.
Autore: Fausto Turi