Venezia 1989, il genio e la sregolatezza dei Pink Floyd.
Correva l’anno 1989, 31 anni fa: nessuno avrebbe immaginato che dopo una manciata di mesi si sarebbe sgretolato, in una notte, il Muro di Berlino.
Correva l’anno 1989, precisamente il 15 luglio. Venezia dalle prime luci del mattino è già invasa da decine di migliaia di persone.
Un palco galleggiante, costruito in otto giorni, posizionato proprio di fronte a Piazza San Marco, spunta dalla laguna con tutta la sua maestosa potenza.
Correva l’anno 1989 e Venezia alle prime luci della luna fu accarezzata da oltre 200.000 persone per un concerto che rimarrà negli annali della musica: PINK FLOYD AT VENICE.
Solo il genio e la sregolatezza dei Pink Floyd poteva immaginare uno degli eventi più emozionanti della storia dei LIVE.
Novanta minuti di musica, di brividi, di un momento che vivi con l’energia, la fame, la sana voglia di goderlo come non mai perché sai che quel palco lì non lo rivedrai mai più.
100 milioni di persone collegate in tutto il mondo per ascoltare e guardare senza respirare Shine You Crazy Diamond, Learning To Fly, Yet Another Movie, Round And Around, Sorrow, The Dogs Of War, On The Turning Away, Time, The Great Gig In The Sky, Wish You Were Here, Money, Another Brick In The Wall, Comfortably Numb, Run Like Hell.
Oggi, col senno di poi, sappiamo benissimo che quel concerto fu un azzardo: inesistenti i bagni chimici, i presidi medici o percorsi gestiti dalle forze dell’ordine.
Senza azzardo, però, la storia non la fai.
E noi quella notte abbiamo goduto con tanto azzardo!!!
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autore: Marco Cesaro