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Belle Epoque: ovvero, il cinema secondo Bedos


 16/12/2019 


Si ride, si piange. Un po’ si prova nostalgia e si resta a bocca aperta davanti a “Belle Epoque”, l’opera – una piccola preziosa perla – presentata da Nicolas Bedos durante l’ultima edizione del festival di Cannes. Certo molto è merito di Fanny Ardant e Daniel Auteuil: due divi nell’Olimpo di finzione costruito dal regista e comico d’oltralpe. Il risultato è un omaggio al cinema, che più Cinema, proprio non si può  di Michela Aprea .

“What’s cinema?/ Cos’è il cinema?”. Per Alfred Hitchcock: “Un ragazzo che incontra una ragazza”. Per Jean-Luc Godard “Un uomo che incontra una ragazza con una pistola” e per François Truffaut, invece, le gambe di una donna che cammina. Se poi quelle gambe sono della “signora della porta accanto”  Fanny Ardant, al cinema s’impasta l’amore e l’effetto è… E l’effetto è…

C’è tanto cinema in “Belle Epoque” di Nicolas Bedos. Una tipica commedia francese, giocata sull’equivoco, sulle difficoltà relazionali, stavolta nel rapporto di coppia, sorretto da un cast di attori eccezionali e da una scrittura piacevole, ammaliante, in grado di trascinare inesorabilmente lo spettatore fino all’ultimo frame, senza annoiarlo mai.

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Si ride, si piange. Si resta allibiti e un po’ si soffre davanti ad un film che in modo intelligente e impegnato s’interroga sul tempo che è, e su quello che passa. Sulla novità e la nostalgia. Sul confine tra realtà e finzione, dando forma a momenti talvolta sublimi in un rimando continuo ad altre opere (fosse anche soltanto per il concatenarsi di ambientazioni storiche): a “Effetto Notte” e anche, drammaticamente, a “The Truman Show” con il suo cortocircuito tra realtà e finzione. C’è pure tanto amore, com’è ovvio che sia in ogni buona commedia romantica.

Marianne (Fanny Ardant) e Victor (Daniel Auteuil) sono una coppia agée, oramai bollita, di altoborghesi. Lei, psicoterapeuta; lui un disegnatore affondato dall’imperativo del digitale. Un solco sempre più profondo separa le loro esistenze: Marianne prova a tenersi in vita aggrappandosi a tutto ciò che è nuovo, contemporaneo, possedibile; Victor si rifugia nella nostalgia calda e accogliente delle sue bozze, realizzate certosinamente a mano, di china e inchiostro rosso. È, secondo sua moglie, un essere  votato all’estinzione che invece troverà la forza di ricominciare daccapo, da un giorno di maggio (il 16) del 1974. Victor si ri-innamorerà, rinverrà, riproverà, il piacere dell’esistenza, si ritroverà e nuovamente si perderà, in un continuo riavvolgimento di pellicola che non conosce requie.

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Presentato fuori concorso durante l’ultima edizione del festival di Cannes e al Festival del Cinema di Roma, la “Belle Epoque” è una piccola e godibilissima commedia francese. Un’opera da assaporare e a cui tornare di tanto in tanto per piangere, ridere e poi chiedersi ancora una volta: “What’s cinema?”.

D’ora in poi, almeno per chi scrive, pure Fanny Ardant che si gode un cunnilingio distratta da un visore 3 D.

BELLE EPOQUE – Scheda Tecnica
Data di uscita: 07 novembre 2019
Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 2019
Regia: Nicolas Bedos
Attori: Daniel Auteuil, Guillaume Canet, Doria Tillier, Fanny Ardant, Pierre Arditi, Denis Podalydès, Michaël Cohen, Jeanne Arènes, Bertrand Poncet, Bruno Raffaelli
Paese: Francia
Durata: 110 min
Distribuzione: I Wonder Pictures
Sceneggiatura: Nicolas Bedos
Fotografia: Nicolas Bolduc
Musiche: Anne-Sophie Versnaeyen
Produzione: Les Films du Kiosque


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