Rythm’n’blues e rockabilly piacevoli, quelli che fa Chris Jagger. Musica tradizionale, spesso calligrafica, legata ad un immaginario rurale afroamericano ruspante di area New Orleans (malgrado Chris sia britannico e si tradisca, talvolta, con dell’humour un po’ snob nei testi che fa sorridere appena…).
‘Act of Faith’ mi ricorda taluni dischi degli anni 90 (non sempre imprescindibili…) di Eric Clapton (tipo ‘From the Craddle’, per dirne uno) o Bob Dylan (‘Under a Red Sky’, ad esempio), e siamo là, infatti, con un buon pastone di suoni acustici ed elettrici, e fiati, fiddle, armonica ed hammond ad evocare scatenate feste notturne sulle sponde del Mississippi, nella terra del blues.
Ma Chris è pur sempre fratello minore del cantante dei Rolling Stones, e malgrado la piccola etichetta discografica tedesca per cui incide può avvaersi di una buona lista di ospiti: c’è l’ormai sbiadita chitarra di David Gilmour (Pink Floyd) in un paio di ballate, e c’è la cantante britannica Sam Brown che canta alla grande con Chris in ‘Got me Where you Want’, ed il vecchio virtuoso della chitarra Billy Jenkins che suona molto ‘voodoo chile’ in una ben fatta ‘Everybody Party’.
Ma temo che al di là di tutto molti nostalgici del blues si daranno da fare per procurarsi questo CD soprattutto perchè in ‘Dj Blues’ Chris duetta alla voce con suo fratello maggiore Mick Jagger (‘Dj Blues’ la potete ad ogni modo ascoltare cliccando sul link in coda a quest’articolo): ne esce fuori un duetto simpatico, in effetti, in cui Mick come al solito trasuda blues da tutti i pori con quella dannata voce sempre perfettamente a fuoco.
Quarantuno minuti di blues che mostrano cosa inciderà, magari, uno come Jon Spencer tra 20 anni, dopo una definitiva svolta conservatrice, e che ad ogni modo si lasciano apprezzare nei momenti più fracassoni, in cui pare d’ascoltare una delle migliaia di orchestrine nere agli angoli delle strade di New Orleans (‘Got me Where you Want’, ‘Baby come Back’, e l’azzeccata ‘On the road’).
Autore: Fausto Turi