Continuano a fare dell’ironia la propria arma principale, i due neozelandesi Bret McKenzie e Jemaine Clement, chitarristi/cantanti approdati al successo qualche anno fa, negli Usa, grazie ad una serie tv che, con i toni della commedia americana in stile ‘Friends’, raccontava la strada in salita di due giovani musicisti verso il successo, nella Grande Mela; ed il Grammy Award per il “best comedy album” ricevuto nel Gennaio 2008, che premia il loro lavoro d’esordio dell’anno passato, sarà probabilmente il miglior trampolino di lancio commerciale per questo nuovo lavoro, che si apre con una bossanova intitolata ‘Foux du Fafa’ che prende per il sedere i francesi ed i luoghi comuni che in America li riguardano: il vino, il formaggio, la snobberia e via dicendo. Si tratta di pop music con chitarre acustiche, tenue elettronica, innesti massicci e quasi sempre ballabili di soul e rap ‘bianco’ – come dire: leggero leggero… – e percussioni caraibiche campionate; la sensazione è di una versione shakerata di Beck, il produttore di quest’album, non a caso, è Mickey Petralia, lo stesso di Midnight Vultures; ma anche di Kings of Convenience in ‘A Kiss is not a Contract’, e poi Marvin Gaye, Prince, ma si badi: sempre su toni vivaci, positivi, decisamente vanesi. Produzione di alto livello, tanta bizzarria – non quella ‘arty’ e cattiva di Zappa, piuttosto un atteggiamento al microfono, diciamo così, da cabarettista: sembra di essere in un film di Woody Allen… – qualche colpo ben assestato, poi, con le sensuali canzoni soul, asso nella manica dei Flight to the Conchords, tra cui il dittico ‘Ladies of the World’ e ‘Mutha’uckas’. La sensazione è anche di un’evidente ammirazione per Paul McCartney, come si evince in ‘Leggy Blonde’, e per David Bowie, al quale fanno persino il verso, in ‘Bowie’ – dico io: c’è poco da scherzare, pischelli! – poi qualche esperimento raga e bombastic, e una delicatezza robotica a due voci, su base elettronica, davvero simpatica, intitolata ‘Robots’: una via di mezzo tra gli Atari ed i Sodastream.
Autore: Fausto Turi