Autore: Luigi Ferrara 19/10/2012 | |
Un pezzo di Hans-Peter Lindstrøm non sai mai dove va a finire… e che classe! La musica del produttore norvegese è di quella che fa frullare idee per il cervello senza mai lasciare il contatto diretto con la musica stessa. La spiegazione forse è data dai suoi groove così profondi, dalla semplicità delle esecuzioni e dal fatto che “Smalhans”, secondo album del composer, così come tutte le precedenti produzioni, suona magnificamente. In considerazione delle passate realizzazioni, per questa volta i brani di Lindstrøm sono indirizzati in maggior misura verso l’Italo Disco rispetto ai grovigli di derivazione cosmic dei passati lavori. Infine “Smalhans” è un termine norreno che identifica qualcosa di povero. Nell’abbiente Oslo si trovano moltissimi Smalhans restaurants il che è un riferimento a quella che il producer di Stavanger definisce “la sottovalutata cucina norvegese”, poco raffinata e poco speziata con materiali a “chilometro zero”. Smalhans Tracklisting: | |
|
Mark Knopfler: dai Dire Straits a “One Deep River”. Il ritorno a una ritrovata efficace scrittura
Si narra che furono i passaggi discografici di “Sultans Of Swing” (in versione demo) su un’emittente della BBC, durante lo...