Primo disco inciso per la Ipecac di Mike Patton, da parte del trio newyorkese che continua a vomitare lava di riff possenti ed invadenti. Tuttavia, per ques’utlimo lavoro Spencer, Signorelli e Curran in parte provano ad andare oltre il blues-core, cui ci hanno abituati. “Visqueen”, infatti, sembra essere un disco interlocutorio, anche se non è ancora chiara l’eventuale nuova strada che gli Unsane intraprenderanno. Se la base resta sempre il blues-core in “Only a pain” sono presenti elementi di nu-metal, grazie ad un sound maggiormente destrutturato, teso tra implosione e profonda frustrazione, mentre sono scoppiettanti, con ritmo sincopato e delle piacevolissime chitarre circolari “No one”, “Disdain” e “Eat crow”, anche se questa è più caratterizzata dalle false partenze, come in buona parte anche “The stops at the river”. L’incedere profondamente noise, sonico ed inquietante degli oltre otto minuti di “East Broadway” non lascia scampo agli incubi ricorrenti degli Unsane, d’altronde la copertina in cui è raffigurato un cadavere di donna avvolto in un telo di plastica, sotto un cielo plumbeo poco distante da un bosco è estremamente emblematico, come in fondo tutte le copertine dei loro dischi.
Autore: Vittorio Lannutti