Tra amore per la magia del tango e moderni raffinati tocchi di studio, i Gotan Project, si sono creati nel tempo un suono tutto loro. Consapevoli che la riconoscibilità diventa presto cliché. Allestito tra Parigi e Buenos Aires, dove sono state registrate le parti orchestrali, il terzo e nuovo lavoro, è un disco di sentimenti ben strutturati con la voce finto-fragile di Juan Carlos Càceres in primo piano e melodie che stanno fra il romanticismo fluido dei Calexico (collaborano in “Amor Porteno” ) e la nevrosi poetica dei Wilco (accentuata in “Mi Confesiòn” dal rapper Koxmoz).
La notturna “Notas”, giostra bene le sue atmosfere, legate alla sensualità e malinconia struggente della milonga, con le suggestioni desertiche della cover “Paris, Texas” di Ry Cooder che qui diventano uno spazio della mente, un neoesotismo da colonna sonora. Con “Diferente” e “Celos”, occorre solamente farsi cullare dagli arrangiamenti sofisticati e dalle armonie vocali di Cristina Vilallonga, per poi toccare con struggente fisicità le emozioni accese degli incedere orchestrali di “Criminal”. Tutto scivola sulla pelle, trasmettendo immagini che, senza che ce ne accorgiamo, diventano vere passioni. Si gioca ancora con i colori tenui, gli sguardi accesi, i bandoneon che fanno innamorare nella efficace ”Lunàtico”. Le ovattate, a tratti eteree, “Celos” e “Tango Canciòn”, ci permettono, con il succedersi dei brani; di lasciarci avvolgere da un suono malinconico dall’incedere lento. Il tutto facendo affiorare, a tratti drammaticamente, la tradizione, la cultura e la storia della immortale Argentina.
“Arrabal” e “Domingo” sembrano infine il riflesso immediato, semplice e coinvolgente, dell’energia della capitale. Insieme, accompagnati dagli archi soffusi di una piccola orchestra, si parla di amori e di spazi infiniti; dilatando i confini di un immaginario che non è più parte della nazione ma incontra melodie struggenti, alcune persino scoperte nel nostro passato remoto.
L’incedere della cinematografica “Criminal”, trasforma in un sogno le nostre vite quotidiane. Dolce, malinconico atto d’amore nei confronti dei romanzi di Jorge Luis Borges che diventano, nella sua poetica, il luogo delle passioni. Arte pura, vero incanto, sensualità estrema, equilibrio fra la testa e il cuore per “La Viguela” che scivola tra le pieghe dei sentimenti con la sensibilità dei tangeros e la passione impetuosa di Astor Piazzolla. Nulla da dire. L’Argentina, è il caso di dirlo, stavolta ce l’abbiamo in casa. Con questo terzo lavoro, i Gotan Project, meritano il successo che hanno.
Autore: Marco Ligas Tosi