Per quanto difficile e opinabile sia diventato rilasciare dichiarazioni e giudizi sulle produzioni musicali moderne, data l’alta concentrazone delle uscite e la loro tendenziale mediocrità, ci sembra opportuno sfruttare le poche pagine disponibili di questo magazine per esprimere a chiare lettere i nostri giudizi e le idee che li percorrono. A tal proposito ci sembra opportuno segnalare il disco di AGF aka Antye Greie, gia cantante nei Laub, e Vladislav Delay tra le migliori uscite in circolazione nel circuito indipendente, per la freschezza ed una semplicità disarmante a tratti adolescenziale espressa dalle dodici composizioni presentate in “Explode.
Fin dalle prime note si ha la sensasione di essere capitati casualmente ed in via del tutto informale nel bel mezzo di una conversazione fatta di frasi spezzate e sussurrate tra la vocalist ed il complice percussionista, dove le allusioni e gli ammicamenti dei partner sono interrotti da collage narrativi – elusivi e fuorvianti in cui si ritrovano echi lontani di cut-up ampiamente utilizzati da Laurie Anderson gia in “United States part I-IV – e musicali – tra echi di dub-elettronico e beats microprocessati, ricercate suggestioni trance ed infinite tessiture glitch.
Difficilmente assimilabile alla musica elettronica convenzionalmente riconosciuta, cosi rigida nelle sue forme, e nemmeno alle strutture astratte minimal house, le strutture melodiche costruite dal duo dedesco-finlandese difficilmente si riproducono in genere assegnandole alla categoria degli imperdibili e difficilmente replicabili.
Autore: g.ancora