A poca distanza di tempo dalla prima compilation, è uscito IBM Vol. 2. Il progetto IBM è stato ideato dal partenopeo Alberto Brandi, meglio conosciuto come Dj Nox, e Luca Anselmi, fondatore del forum/zine electroworld.tk. Il loro progetto è nato dall’idea di raggruppare e far conoscere artisti e band Electro made in Italy.
IBM Vol.2 è una compilation con 15 brani di EBM, Industrial ed Electro italiana.
Questa raccolta ci fa capire come sempre più spesso la scena italiana ci regali sorprese ben gradite, basta solo scovarle, e a questo ci hanno pensato Nox e Luca.
Se il primo volume presentava sonorità con influenze metal, questo secondo “atto” si rifà decisamente al synth-pop. 15 tracce, in cui si alternano pezzi di grande impatto ad alcuni totalmente strumentali, ma tutti uniti dal comune denominatore: l’elettronica.
Si parte con un pezzo degli Apotheke, perdonatemi ma non li avevo mai sentiti prima, sono stati davvero una bella scoperta, Night Reveries si rifà alle sonorità anni ‘90, che io personalmente apprezzo molto. Il secondo brano dei Babylonia è il mio preferito ed è sicuramente il più synth-pop di tutta la compilation; andando avanti arriviamo ai Bad Sector, gruppo già conosciuto nella scena Industrial/Noise italiana, bel lavoro, sperimentale, ma efficace. Seguono i Kingdom, che ricordano i primi VNV Nation, ma la voce e soprattutto la parte del cantato in italiano, forse, era meglio evitarla. La decima traccia, degli Officina del rumore, non è niente male, anche se ricordano troppo Kraftwerk e simili. Bello il brano dei Tour de force, molto eighties, che presenta, a mio avviso molte similitudini con i Pet Shop Boys, i Violent Diva si presentano con un bel brano di chiara fattezza electrogoth; il lavoro dei Wertham è un chiaro sfoggio di Industrial puro.
La compilation merita, e meritevole è stato il lavoro di Nox e Anselmi, altra nota degna di lode è che IBM Vol.2 è una compilation in free download, scaricabile gratuitamente dalla rete (compreso l’artwork!).
Speriamo che questo progetto abbia un seguito, perché questi due volumi ci hanno fatto conoscere lavori interessanti della nostra bella realtà musicale italiana.
Autore: Marianna Caruso