La band industrial metal di Birmingham, formata nel’88 dal’ex Napalm Death Justin Broadrick (alla voce, chitarra, e programming) e da G. C. Green (al basso e batteria), si sciolse nel 2002 dando vita al progetto post metal denominato Jesu.
I Godflesh , insieme a Nine Inch Nails e Ministry, sono state una delle più innovative metal band degli ultimi 30 anni, il sound caotico ha influenzato tutta la scena industrial e post metal. Sono stati citati come influenza da parte di band ed artisti del livelli dei Korn, Metallica, Danzig, Faith No More, Fear Factory, Converge, Isis, Pitchshifter, Nine Inch Nails e Ministry.
La band si è riunita, in formazione originale, nel 2010 in occasione di uno show da headliner all’importante Hellfest di Clisson in Francia.
L’electronics dei Whitehouse, il noise-rock degli Swans, l’ambient di Brian Eno e l’heavy metal dei concittadini Black Sabbath, hanno fatto dei Godflesh i pionieri dell’industrial metal.
La band è nota per il particolare mix tra ritmi drum machine, chitarre ronzanti e distorte, un basso potente ed intermittente e i lancinanti vocalizzi simil growl di Justin Broadrick.
Grazie al successo di album come ‘Streetcleaner’ e ‘Pure’, pubblicati dalla celebre Earache (Napalm Death, Entobed, Bolt Thrower), arrivarono a pubblicare anche per la major Columbia che nel 1994 licenziò ‘Selfless’ e l’EP ‘Merciless’. Nel 1996 i Godflesh pubblicarono ‘Songs of Love and Hate‘, registrato con l’aiuto di Bryan Mantia (Guns N’ Roses e Primus) alla batteria. Il disco successivo, ‘Us and Them’, uscito nel 1999, vide la band dirigersi verso uno sperimentalismo elettronico e il suono drum and bass. Nel 2001 i Godflesh hanno pubblicato il doppio album retrospettivo ‘In All Languages’ e il loro ultimo disco, ‘Hymns’ vide la partecipazione del batterista Ted Parsons (ex-componente di Swans e Prong).
G. C. Green lasciò i Godflesh alla fine del 2001, dopo la release di ‘Hymns’, e Justin Broadrick annunciò l’ingresso in line up a di Paul Raven, ex bassista di Killing Joke e Prong.
“I Nuovi Godflesh” durarono tuttavia meno di sei mesi, e la band si sciolse. Justin Broadrick subito dopo lo scioglimento dei Godflesh mise su gli Jesu, progetto post metal tra i più importanti e riconosciuti degli ultimi dieci anni.
Justin vedeva gli Jesu come il proseguo ideale dell’esperienza Godflesh, tanto che un sottotitolo su un poster promozionale del primo Ep degli Jesu, ‘Heart Ache’, recitava “Godflesh is dead, long life to Jesu.”
i GODFLESH suoneranno, in data unica nazionale, domenica 8 Luglio a Palestrina, presso il festival Nel Nome Del Rock presso il campo sportivo comunale di Palestrina (Roma)
Inizio concerti ore 21.00 con Ingresso gratuito
Autore: red.
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