Robert Langdon, professore di Harvard specializzato in simbologia, è a Parigi per una conferenza e non immagina che a breve verrà catapultato in una rocambolesca caccia al tesoro: la ricerca del Graal. Il tenente Collet al servizio del comandante Fache, noto per la sua propensione a non lasciare casi irrisolti, lo preleverà nel bel mezzo della cerimonia coinvolgendolo in un caso d’omicidio molto molto particolare. Al Louvre infatti la sera stessa è stato ritrovato il corpo di Jack Sounier, famoso in tutto il mondo per i suoi scritti, e la polizia è alle prese con le indagini rese difficili dalla strana posizione assunta dall’uomo nei suoi ultimi minuti di vita, che sembra siano stati particolarmente movimentati.
Un thriller classico. Senza dubbio avvincente questo di Ron Haward, che però accavallando confusamente immagini suggestive e colpi di scena, perde del tutto la suspance tanto corteggiata nel romanzo di Down Brown. Il Richie di “Happy days” che non smette mai di sorprendere per le sue intuizioni, anche questa volta ha colto nel segno sbancando i botteghini con la consapevolezza che riflessioni e approfondimenti storici e filosofici – il baricentro del libro, notissimo best-seller – possono anche essere estromessi da un film dall’incasso in ogni caso milionario (nel senso di dollari e euro). Il tentativo di restare fedele alla storia è evidente. Molti particolari, quali ad esempio i contorti ragionamenti di Langdon e Sophie la criptologa, sono trascurati o appena accennati. L’interpretazione di Tom Hanks è senza dubbio incontestabile, riflette l’invidiabile capacità dell’attore di immedesimarsi perfettamente in ogni ruolo; quello del professore poi, gli calza a pennello.
Se vale la pena di andarlo a vedere? Dimenticando per un attimo i milioni spesi per le scenografie (prendere in fitto il Louvre per un giorno non è cosa da poco), ed il cast gettonatissimo nel mercato cinematografico, si può tranquillamente optare per il dvd che ,prima o poi, dovrà uscire…..
Autore: Valentina Barretta