In una recente intervista con il canale YouTube “Kyuss World”, Josh Homme ha lasciato intendere che un ritorno alle origini con la leggendari Kyuss potrebbe non essere un’ipotesi così remota. Il frontman dei Queens of the Stone Age ha ammesso di averci pensato più volte, nonostante i dissapori legali che negli anni hanno diviso lui e gli ex compagni di band.
I Kyuss, originari di Palm Desert, California e pionieri dello stoner rock, si sciolsero nel 1995, ma la loro eredità musicale è rimasta intatta. Negli anni, però, i rapporti tra Homme e gli altri membri (John Garcia, Nick Oliveri e Brant Bjork) si sono incrinati, soprattutto quando nel 2010 questi ultimi provarono a riunirsi sotto il nome “Kyuss Lives!”, bloccati da una battaglia legale avviata da Homme e dall’ex bassista Scott Reeder. La formazione proseguì comunque come Vista Chino, ma la questione lasciò strascichi.
“Penso che sia giusto che la gente sappia cos’è successo. Ma tutto questo mi ha lasciato una strana sensazione, perché vorresti sistemare le cose. E poi, non ha senso trattenere negatività. Non provo rancore verso nessuno. Quindi sì, è possibile” – ha detto Homme durante l’intervista.
Non è la prima volta che Homme accenna a una reunion: già nel 2020 aveva espresso interesse, spingendo Brant Bjork a contattarlo, senza però ricevere risposta. Nick Oliveri, dal canto suo, ha accusato Homme di voler “uccidere” la band nonostante ne rivendichi il nome.
Per ora, Homme è ancora impegnato con i Queens of the Stone Age, in tour negli Stati Uniti e Eropa con uno spettacolo ispirato al film Alive in the Catacombs che vede il gruppo anche pubblicare un album nuovo. Ma le sue parole riaccendono la speranza tra i fan: un ritorno dei Kyuss, anche solo per un progetto limitato, sarebbe un evento epocale per l’underground rock.
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