Non è più solo una voce che circola tra gli addetti ai lavori e scalda il cuore dei nostalgici. La reunion dei Consorzio Suonatori Indipendenti, uno dei collettivi più iconici e influenti della storia del rock italiano, si sta trasformando da ipotesi affascinante in un progetto concreto. A gettare le basi per uno degli eventi musicali più attesi degli ultimi decenni è stato Giovanni Lindo Ferretti, voce e anima del gruppo.
La notizia è emersa durante un incontro con il giornalista Andrea Scanzi al festival “Degustare Libri” di Rubiera (Reggio Emilia). Ferretti, ripercorrendo la fine dei CCCP Fedeli alla Linea e la nascita del progetto che ne raccolse il testimone, ha dichiarato senza giri di parole: “La reunion è nell’aria”. E ha subito dopo dipinto un orizzonte temporale preciso: il ritorno della storica formazione potrebbe concretizzarsi nell’estate del 2026, in occasione dei principali festival italiani.
Questa apertura ufficiale conferma quanto già si mormorava da tempo negli ambienti musicali. Già nella scorsa estate, infatti, l’entourage della band aveva cominciato a sondare il terreno, riferendo ai local promoter italiani che la possibilità di una reunion era “in piedi”, alimentando un’ondata di aspettativa che non si è mai sopita.
Ora, con la conferma del leader, il sogno sembra avvicinarsi alla realtà. Resta, tuttavia, il più grande e affascinante mistero da sciogliere: chi salirà sul palco? I CSI, come noto, sono stati non solo un fenomeno musicale ma anche un crogiolo di personalità forti, il cui percorso è stato segnato da dissidi interni e separazioni brucianti. La storia della band è costellata di tensioni, in particolar modo quelle che videro contrapposti la coppia Ginevra Di Marco (backing vocal dal timbro inconfondibile) e Francesco Magnelli (tastierista e arrangiatore fondamentale della band), con l’ombra ingombrante di Giolindo.
C’è da ricordare anche come i CSI tentarono, con poche fortune una reunion ma senza Ferretti perchè alla vice c’era la cantante Angela Baraldi affiancata dagli storici Massimo Zamboni, Gianni Maroccolo, Giorgio Canali e Francesco Magnelli.
La composizione della formazione per questa reunion sarà, dunque, il primo, fondamentale tassello per capire quale anima dei CSI tornerà a risuonare. Sarà una riconciliazione totale o un ritorno parziale? Pare che la storia di questi musicisti continui ad essere legata al binomio USSR > CCCP e successivamente Comunità degli Stati Indipendenti, che formarono temporaneamente la nuova madre Russia, e il nome del Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.).
Durante l’incontro, Ferretti ha tracciato un parallelo tra le due sue creature, i CCCP e i CSI, quasi a legittimarne il ritorno: “Finché ci sono stati i CCCP mi sono potuto permettere di dire: basta e avanza. Quando il gruppo si sciolse, con Zamboni ci dicemmo: ‘Mai più sul palco’. Ma siamo recidivi. I CSI nacquero subito dopo, per cause trasversali. E sono stati una storia non indifferente, musicalmente anche più grande dei CCCP”.
Una dichiarazione che non solo riaccende i riflettori su un capitolo fondamentale del rock italiano, ma che eleva le aspettative per un evento che, se confermato, non sarà una semplice rievocazione, ma la riapertura di un cantiere sonoro e poetico unico.
https://www.facebook.com/ConsorzioSuonatoriIndipendenti.it/
(unofficial)

































