Nel 2023 l’omonimo esordio all’insegna di un cantautorato/rock indie con aperture anche “radiofoniche” dal sapore “pop” (si ascolti la riuscita “Kiss City”) ha portato alla ribalta Blondshell (Sabrina Mae Teitelbaum), musicista che ha ora dato alle stampe “If You Asked for a Picture” (Partisan Records) lavoro che sostanzialmente si pone nel solco del suo predecessore, smussandone anche alcune spigolosità in favore di una ancora più marcata matrice “mainstream”.
Ascoltando Blondshell sembra essere tornati indietro di trent’anni, quando nel corso degli anni novanta prendeva forma una mistura di cantautorato/rock al femminile influenzato dal grunge e dalla più ampia corrente dalla nomenclatura “indie”, ma sempre ancorato e attento nel rispettare un fruibile ascolto (apparentemente) alternativo.
Di ciò ne sono testimonianza brani quali “T&A” e “Arms”, “What’s Fair”, “Toy”… in cui sostanzialmente la struttura e l’idea viene replicata fino a lambire lidi anche più “acustici” come con “Two Times”, intimi come con “Events of a Fire” o “morbidi” come con “Model Rockets”.
Per onestà intellettuale va detto che Blondshell ha sicuramente ben centrato l’obbiettivo di “piacere” e quanto suonato è ben “confezionato” ma è anche d’obbligo porsi l’interrogativo se tutto ciò sia (in)utile…
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