Zack de la Rocha, storico voce dei Rage Against The Machine, ha collaborato con il brand streetwear Born X Raised per lanciare una capsule collection in segno di protesta contro le politiche migratorie di Donald Trump e le incursioni dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement) a Los Angeles.
Le maglie e le felpe con lo slogan “Protect Los Angeles“, indossate dallo stesso De la Rocha nelle immagini promozionali, avranno tutti i ricavi devoluti a CHIRLA (Coalition for Humane Immigrant Rights), un’organizzazione che offre supporto legale a immigrati, studenti e lavoratori a rischio deportazione.
In un post condiviso su IG, De la Rocha ha espresso solidarietà verso la comunità di Los Angeles, sottolineando l’importanza della resistenza contro le politiche anti-immigrazione: “Lottiamo insieme ai nostri fratelli e sorelle senza documenti. Come dicevano i vecchi, ‘con safos’ – è la natura delle cose, che ti piaccia o no. Perché qui formiamo una comunità che va oltre i confini. Qui rifiutiamo l’idea che qualcuno sia ‘illegale’. Siamo una città dignitosa fatta di milioni di lavoratori internazionali, e insieme stiamo sviluppando la capacità di difendere le nostre famiglie dall’ICE e dai loro vigilanti armati e razzisti che invadono le nostre comunità. È per i bambini che ci organizziamo e combattiamo per chi non può farlo.“
Il cantante ha poi criticato duramente la deriva autoritaria delle politiche migratorie, definendo l’ICE un’agenzia “senza legge” che criminalizza i manifestanti e i lavoratori innocenti. Ha concluso con un messaggio di resistenza: “Nato e cresciuto in Messico. Nero e marrone, nessuno ci fermerà. Solo el pueblo salva al pueblo.”
De la Rocha non è il solo artista a schierarsi contro le politiche migratorie statunitensi. Anche il suo compagno di band Tom Morello ha partecipato a proteste, esortando i cittadini a “difendere Los Angeles”. Anche Finneas (produttore di Billie Eilish) ha denunciato di essere stato colpito dai gas lacrimogeni della Guardia Nazionale durante un sit-in pacifico, scrivendo su social: “Fottetevi, ICE.”
Anche Billie Joe Armstrong dei Green Day e Shakira hanno espresso sostegno alla causa, con la pop star colombiana che ha confessato di vivere nella “paura costante” come immigrata negli USA.
I Rage Against The Machine hanno sempre usato la loro musica come megafono politico. In un’intervista a NME, Tom Morello aveva elencato i suoi “migliori brani di protesta”, citando “Imagine” di John Lennon, “Biko” di Peter Gabriel e “Fight the Power” dei Public Enemy, oltre a diversi pezzi dei RATM stessi.
“Una grande canzone di protesta deve prima di tutto essere una grande canzone“, ha spiegato. “Nessuno vuole ascoltare una lezione universitaria con un beat. Ci vuole arte, autenticità e potere.”
Morello ha anche polemizzato con quei fan che, a suo dire, “non hanno mai capito davvero il messaggio della band“, ribadendo l’impegno del gruppo per la giustizia sociale.
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