Arrivati al fatidico terzo disco i Gea provano a fare il grande salto e ad affermarsi sul mercato nazionale. La strada per il trio bergamasco non sembra più di tanto in salita, perché con quest’ultimo lavoro sono riusciti ad essere sia orecchiabili, che energici, anche se, per il sottoscritto, è mancato qualcosa in fase di produzione. Tuttavia, il Cd scorre in modo piuttosto piacevole a partire dalle spigolosità dell’iniziale “Acute mountain sickness”, fino alle geometrie e quasi circolari chitarre di “Agro o dolce?”. Della vecchia passione per il punk danno sfogo soltanto nello squisito e travolgente punk-hardcore di “Mr. Fantastico”. Calano di tono quando utilizzano chitarre un po’ pompose di “Acquarello” o nei ridondanti math di “Sigaretta serale sul balcone”. Al trio si sono affiancati diversi musicisti di altre band dell’underground italiano, tra cui Filippo Rota e Carlo Masu dei Cut, mentre Giulio Favero, l’ex chitarrista dei One Dimensionale Man, ha mixato le dieci tracce al Red House di Senigallia. Come vedete i Gea si sono creati un’ottima rete per entrare nei circuiti giusti, aspettiamo fiduciosi di vedere quali saranno le loro prossime mosse.
Autore: Vittorio Lannutti