Autore: Alessandro Chetta 17/09/2012 |
![]() Le loro dinamiche prevedibili, i loro racconti, il loro annusarsi, i pensieri lasciati a metà, il dialetto monosillabe, la telepatia, sono segni universali, adottabili a qualsiasi latitudine. Uno slancio in avanti da Leone d’argento se non d’oro. Ottimo perciò Leonardo Di Costanzo – e con lui Maurizio Braucci e Mariangela Barbanente, sceneggiatori – in grado di inscatolare il molteplice (cioè il complessissimo vissuto quotidiano dei posti borderline) nel semplice di un ammasso di pareti scrostate, una volta teatro di santi matti e dottori sadici (l’ex manicomio Leonardo Bianchi di Napoli). Una quindicenne rinchiusa per evitare che veda il moroso, della famiglia avversaria. Chi vi ricorda? ‘L’Intervallo’ sarebbe Shakespeare se solo gli scissionisti fossero i Capuleti e Poggioreale fosse Verona. |
Tom Waits e il regista Jim Jarmusch di nuovo insieme per il film “Father Mother Sister Brother”
Tom Waits reciterà nel nuovo film del regista americano Jim Jarmusch. I due tornano di nuovo insieme per il film...