Eravamo rimasti alla lista ristretta dei 12 pretendenti al premio: Basement Jaxx “Kish Kash”, Belle & Sebastian “Dear Catastrophe Waitress”, Franz Ferdinand “Franz Ferdinand”, Jamelia “Thank You”, Keane “Hopes And Fears”, Snow Patrol “Final Straw”, Joss Stone “The Soul Sessions”, The Streets “A Grand Don”t Come For Free”, Ty “Upwards”, Amy Winehouse “Frank”, Robert Wyatt “Cuckooland”, The Zutons “Who Killed…The Zutons”. E c’era chi, come Robert Wyatt, si auspicava di non vincere questo premio per non veder in qualche modo “travisato”, in chiave commerciale, il proprio lavoro.
Finalmente il 7 Settembre, nel corso di una apposita cerimonia a Londra, la giuria di esperti dell’industria musicale ha pronunciato il proprio verdetto: i FRANZ FERDINAND, con il loro debut album omonimo uscito su Domino lo scorso anno, sono i vincitori del Mercury Music Prize 2004, battendo la concorrenza soprattutto degli Streets e dei Zutons (molto accreditati dai bookmakers) e iscrivendo così il proprio nome nel seguente albo d’oro: 1992 Primal Scream “Screamadelica”, 1993 Suede “Suede”, 1994 M People “Elegant Slumming”, 1995 Portishead “Dummy”, 1996 Pulp “Different Class”, 1997 Roni Size “New Forms”, 1998 Gomez “Bring It On”, 1999 Talvin Singh: “OK”, 2000 Badly Drawn Boy: “The Hour Of Bewilderbeast”, 2001 PJ Harvey “Stories From The City, Stories From The Sea”, 2002 Ms Dynamite “A Little Deeper”, 2003 Dizzee Rascal “Boy In Da Corner”. Oltre al premio la band scozzese si è aggiudicata 20mila sterline – premio simbolico al confronto con la “gloria” e, soprattutto, ciò che seguirà in termini promozionali.
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