Qualcosa non si perde per strada. Torniamo con la mente ai 6 volumi di “P.O. Box 52”. Ricordate? Poco meno di due anni fa Wallace records mise a disposizione – di chi ne avesse voglia – il meglio di quelli che abitualmente chiamiamo “demo” pervenuti, appunto, nella propria casella postale – quella “fisica”, per intenderci. E qualcuno si sarà chiesto in quale destino discografico cotali band si sarebbero imbattute alla luce di un mercato – peraltro già pieno – chiaramente poco desideroso di sonorità coraggiose ed “edgy”.
Mamma Wallace, altrettanto chiaramente, tutti questi gruppi/artisti non li può accontentare con il fatidico traguardo dell’album, ma alcuni ce la fanno, in un’ideale – e felice – seguito di quel “greatest demos”: Rosolina Mar lo scorso anno, Claudio Rocchetti qui, Taras Bul’ba prossimamente.
Il caso in specie, rispetto agli altri citati, prende la forma del mini – anzi, del mini-mini, visti i 3 pollici della mail series cui “I Could Go On Singing” appartiene. Due tracce per quello che in passato fu uno scalmanato straight-edger prima e un noise-dj poi (con il collettivo Sonic Belligeranza – scena bolzanina, pare) e che oggi smanetta in bricolage ambientali di rumori, fonti sonore concrete e dispositivi analogici (non strumenti – quindi radio, grammofoni e polverosa compagnia). Un lavoro, una passione, punto. Niente significati nascosti, ma in qualche modo evidenti, da far emergere, se non forzatamente. Forse un po’ di retorica rumor-ambientalista, in odor di approfittamento della non-forma per mettere su nastro senza apparenti censure. Mail series o no, su questo “canale” abbiamo ascoltato programmi migliori. Restate sintonizzati però…
Autore: Roberto Villani