Facciamo così, ammettete la vostra ignoranza, ma nella vita non si può sapere tutto no? Dei Wire qualcosa l’avevate ascoltata, ma “Outdoor Miner”, non la ricordavate proprio. E ci ha pensato la “Words on music” (etichetta da seguire con particolare attenzione) a far riprendere in mano questo bel pezzo poppunk di ventisei anni fa (era il 1979) poi incluso in “Chairs Missing”. Hanno avuto, infatti, la bella idea, anzi l’azzardata idea di prendere 19 artisti di cinque differenti paesi e dare loro piena libertà di reinterpretarla. E così che esce fuori “A Houseguest’s wish”, sottotitolo “traslation of Wire’s ‘Outdoor Miner’”.
A dirla così, qualcuno potrebbe pensare Che noia? Il risultato, invece, è sorprendente. Diciannove pezzi che sono canzoni nuove, e quell’attacco “No blind’s spot in the leopard’s eyes” che ti rimane impresso nelle orecchie.
La cover di Adam Franklin (Swervedriver), che apre la compilation, è una piccola gemma. Franklin non rifà Outdoor Miner, la accarezza in maniera acustica, sussurrandola. Ma sono tanti i generi in cui Outdoor Miner è stata plasmata. L’inglese Sharron Krauss la rallenta in un folk morbido, mentre grazie a Christian Kiefer diventa un ottimo blues, mentre subito dopo i Flying Saucer Attack la trasformano in noise rock. E c’è anche chi molla le parole (altro aspetto fondamentale della canzone; testo altamente criptico) mettendone in risalto il lato strumentale, come i Should. E ancora il post rock allucinato dei Timonium, e merito anche ai Lush che ne avevano reso una cover già nel lontano 1991. Insomma una compilation per tutti i gusti e una sfida. Qui sotto il testo. Quale arcano nasconde?
“No blind spots in the leopard’s eyes
Can only help to jeopardize
The lives of lambs, the shepherd cries
An afterlife for a silverfish
Eternal dust less ticklish
Than the clean room, a houseguest’s wish
He lies on his side, is he trying to hide?
In fact it’s the earth, which he’s known since birth
Face worker, a serpentine miner
A roof falls, an underliner
Of leaf structure, the egg timer“
Autore: Francesco Raiola