Con questo “Fine songs & rare versions” la tedesca Multicolor Recordings rende omaggio alla più bizzarra tra le innumerevoli “incarnazioni” del poliedrico Uwe Schmidt: Señor Coconut. Il cd contiene tredici brani, tra pezzi già presenti nei primi sei dischi incisi (restano fuori i brani dell’ultima pubblicazione, “Yellow Fever!”, omaggio alla Yellow Magic Orchestra) e inevitabili inediti (un paio di remix e un live).
Un acquisto stra-suggerito soprattutto a chi ignora la natura del progetto: riproporre in chiave latina (rumba, salsa e cha cha cha!) canzoni originariamente assolutamente distanti da quel mondo sonoro, giocando con i campionamenti di strumenti acustici e suoni elettronici, “sintetizzando” nel laptop l’essenza e l’energia di una vera e propria orchestra sud americana.
Il “gioco” iniziò con le stranianti cover dei Kraftwerk: “Tour de France”, immersa in un vortice di percussioni travolgenti; “Expo2000”, dall’arrangiamento barocco e variopinto; “The robots” e “Man Machine”, che conservano le strutture minimali e l’incedere ipnotico degli originali. Poi Uwe ha deciso di sottoporre allo stesso trattamento classici del rock (divertente la rilettura di “Smoke on the water” dei Deep Purple), pop-hits come “Smooth Operator” (di Sade), “Blue Eyes” (la cui versione soft-lounge-jazzy piacerebbe ad Elton John, autore dell’originale), e soprattutto “Beat it” di Michael Jackson, che nelle sue mani diventa un’irresistibile merengue tutto da ballare!
“Fine songs & rare versions” è il sottofondo ideale per cocktail party un po’ snob. Astenersi puristi e fan degli originali senza senso dell’umorismo.
Autore: Daniele Lama