È una lunga storia quella di Utopia, cominciata nel ’97 nel sottoscala del Laboratorio Occupato SKA attorno al quale ruotano sedici gruppi, che nel 2001 arrivano ad incidere la prima compilation e partono per un tour – noleggiando un pullman granturismo – alla volta dei centri sociali campani.
Il secondo CD vede la luce nel 2003 – con le band coinvolte in ogni fase del progetto (registrazioni, missaggi, grafica, masterizzazione) – presentato a piazza del Gesù a bordo di un folle furgone.
Gli ultimi tre anni sono stati spesi per realizzare una sala prove ad Officina99 completamente autocostruita e presentata a marzo di quest’anno assieme al terzo CD “Utopia 2006 scusate il ritardo”, che continua la battaglia di autoproduzione di musica dal basso e di controinformazione per sfuggire alla mafia della SIAE e del diritto d’autore, per promuovere invece copyleft, come forma di tutela artistica, e metodi di produzione svincolati dalle regole del mercato.
Variegata è la proposta musicale: si va dal reggae della Pignataro Massive Krew, al dub dei Bruciatown, dallo ska di Rudy & Crudy e dei Settimo Binario, passando per il blues sanguigno dei Blues Addiruse, all’elettronica dei White Petrol, il rock classico dei Concetto Etico, quello indie-punk dei Parzialmente Alterato, Le Trou Sociètè e dei Lev, fino alla canzone d’autore dei Ponce e degli Insula Dulcamara. Il CD è scaricabile gratuitamente dal sito di Officina, oppure si può acquistare a soli 4 € durante le serate organizzate dalle realtà antagoniste.
Autore: Fabio Astore