Nessuno si aspettava che John Nolan potesse ritagliarsi una piccola parte nella già pienissima scena pop/indie. Lasciati i mai troppo apprezzati Takin Back Sunday si dedica a questo nuovo gruppetto formato dalla sorella al pianoforte ed alla voce e dall’ex batterista dei Breaking Pangae, Will Noon. Per capire la “svolta” artistica di Nolan basta piantare due paletti: registrato ai “Apple Head Studios” di Woodstock e seguiti da Mike Birnbaum, noto ai più per i suoi precedenti lavori con Bad Brains ma anche con Jon Mayer (ricordate lo spot della Swatch?, ndr). Questo dovrebbe farvi capire che la Victory ha puntato non poco sul combo di Long Island. Il genere proposto è un classicissimo rock di stampo americano che spazia dalle melodie facili e ben costruite dei Goo Goo Dools (quelli di ‘Iris’, ndr) a pezzi strumentalmente più complessi ma sempre con un occhio di riguardo alla melodia dei mostri sacri del genere come Dave Matthews Band o Ben Folds Five. Tutte le canzoni riescono a mantenere uno standard qualitativo abbastanza alto, come la seconda traccia “The Tension And The Terror” oppure come la quarta, “Another World For Disperate”. Ma è innegabile che tutto è già sentito, i deja vù sono tanti e i rimandi musicali sono più che “appena accennati”. Forse Nolan non puntava sull’originalità, ma solo sulla creazione di un album di buon gusto, ben suonato e dalla melodia ricordabile. Se questi erano i suoi intenti, ci è riuscito in pieno. Difficile da cacciar via dalla testa la linea vocale di “Tool Sheds And Hot Tubs” cantata dalla sorella ed in stile electro-dance anni ’80. Se cercate qualcosa di veramente nuovo, rivolgetevi altrove.
Autore: Andrea Belfiore