Diciassette anni fa a Londra si formavano gli A10; l’unico italiano nella formazione il bassista Romano Pasquini. Dopo una decina d’anni il cantante Lee Robinson molla e tra defezioni e avvicendamenti vari i membri degli A10 trovano il tempo di formare Sonic Assassin e Yage. Di questi ultimi fa parte Kent Steedman (Celibate Rifles, New Christs) e saranno forse queste amicizie eccellenti dell’aussie rock che aggiunte alla loro genuina e smisurata passione per il rock ‘n’ roll vero e primordiale di scuola Detroit a far si che accompagnino in tour Deniz Tek e Scott Morgan (ove mai Radio Birdman vi dicesse qualcosa). Oggi alla voce di A10 c’è Ana Carril, vecchia conoscenza di studio (Yage) ed Automatic Man è dedicato al loro vecchio vocalist Lee la cui vicenda umana è terminata nel 2001. Il disco è un buon prodotto di garage punk metropolitano e melodico, con suoni secchi e taglienti e testi semplici e diretti. La voce di Ana sembra invece l’anello debole della catena; saranno forse le aspettative troppo alte per i nobili trascorsi a farci sentire in essa troppa pulizia ed enfasi in un contesto più crudo ma decisamente più vivace.
Autore: A.Giulio Magliulo