Due esclusive nazionali, tre produzioni inedite, tre orchestre. Omaggi a Miles Davis, Pier Paolo Pasolini e Miriam Makeba. Sottotitolo della XIV edizione del Pomigliano Jazz Festival, è il ricordo fiero e sperimentale di tre personalità che hanno cambiato il Novecento, dal jazz alla cine-letteratura, al radicale suono afro. Dal 9 al 12 luglio 2009 torna il festival diretto da Onofrio Piccolo, presentando nel Parco Pubblico della cittadina vesuviana – dalle 21 alle 2 di notte – 3 concerti ogni sera, due sul palco centrale e l’ultimo su quello invaso, con artisti provenienti dal Brasile, dalla Norvegia, dagli Stati Uniti, dal Giappone, oltre che dall’Italia. E poi, mostre, incontri, performance artistiche, laboratori creativi per bambini, guide all’ascolto, workshop e prove aperte. Tutto a ingresso gratuito.
Una circumnavigazione del globo in musica che accoglie il free jazz del geniale Anthony Braxton col diamond curtain wall trio (Taylor Ho Bynum – Mary Halverson); il Chamber Trio di William Parker, con Eri Yamamoto e Leena Conquest; il New Quintet di Enrico Rava, con l’eclettico Gianluca Petrella; il nu-jazz scandinavo del Sonic Codex quartet; il lirismo del pianista Stefano Battaglia, in trio con Salvatore Maiori e Roberto Dani; i “Migranti” del sestetto di Marco Zurzolo; la Mario Raja Big Band; il colorato samba dell’ Orquestra Imperial, ensemble che racchiude alcuni tra i più rappresentativi musicisti brasiliani: Moreno Veloso (figlio del grande Caetano), Kassin, Domenico Lancelotti, Wilson Das Neves, Berna Ceppas, Nina Beker e Rodrigo Amarante.
Ma Pomigliano Jazz è soprattutto un luogo aperto a inedite produzioni artistiche, presentate in anteprima dal vivo. Come “About a Silent Way”, progetto realizzato da Itinera col manipolatore sonoro martux_m, il trombettista Fabrizio Bosso, il sassofonista Francesco Bearzatti, il chitarrista Eivind Aarset e il contrabbassista Aldo Vigorito, nel quarantennale della pubblicazione di “In a Silent Way” di Miles Davis, album che ha rivoluzionato la storia del jazz. “Naissance” – un viaggio da Napoli a Parigi, tra ballad e tempi dispari – è, invece, il primo progetto discografico come bandleader del batterista Giuseppe La Pusata, edito sempre da Itinera. Infine, il concerto della ONJ – Orchestra Napoletana di Jazz con quattro ospiti d’eccezione: il sassofonista Joe Lovano, il vocalist Raiz, i percussionisti Famoudou Don Moye e Capone.
“Pomigliano: la fabbrica, la musica popolare, il jazz” è il tema portante della mostra fotografica – allestita al Museo della Memoria – che include gli scatti realizzati da Roberto Masotti, Luciano Ferrara, Pino Miraglia e Silvano Caiazzo. Il festival intende tenere viva l’attenzione sulla vicenda Fiat. Oltre alla mostra, saranno proiettate, tra un concerto e l’altro, immagini dello stabilimento pomiglianese, con improvvisazioni live di musicisti presenti al festival.
Autore: red.
www.pomiglianojazz.com