Stefano “Edda” Rampoldi torna in studio per realizzare il secondo disco, la cui uscita è prevista nei primi mesi del 2012 per l’etichetta Niegazowana.
Dopo essere uscito di scena nel 1996 per ben dodici anni, Edda era riapparso nel 2009 con un nuovo progetto solista Semper Biot, un disco tra dannazione santità, definito da molti un capolavoro di una portata poetica enorme. Un album che si può amare o detestare, ma che va oltre le mode e gli stili e non teme di mettere a nudo le sfumature dell’anima.
Edda va. Edda ritorna. Difficile, se non addirittura impossibile prevederne i piani.
“La voglia di fare un altro disco mi è venuta per rimandare la pensione” –scherza – “ho voglia di suonare e in particolare ho voglia di suonare la chitarra elettrica”.
Ed ecco che lo ritroviamo ancora una volta in studio, pronto per un nuovo lavoro la cui produzione artistica, come il disco precedente, è di Taketo Gohara.
“L’idea forte di Taketo è quella di fare un disco usando strumenti classici: ottoni, fiati, legni, contrabbasso; una sorta di scommessa”.
Per il nuovo disco si prevedono collaborazioni importanti con altri musicisti. Le registrazioni sono “itineranti”, si snodano infatti tra la Noise Factory, il Perpetuum Mobile Studio e altri luoghi non meglio identificati.
Compagno d’avventura di Edda come sempre Walter Somà, anima integrante del progetto, che ha collaborato alla scrittura dei nuovi brani.
Autore: red.
www.myspace.com/stefanoeddarampoldi