Patricia Lee Smith, originaria di Chicago, cresciuta nel New Jersey per poi emigrare a New York, non ha mai nascosto, anzi ha ostentato, l’amore per la pittura e il cinema italiano, il decadentismo francese e i poeti della beat generation.
Le sue passioni, alimentate nel variopinto mondo culturale della Grande Mela degli anni settanta, le contaminò con il rock’n roll e in particolar modo con il post-punk, creandosi uno stile graffiante e unico.
Grazie alla chitarra di Lenny Kaye irrobustì le sue parole trasformandole in puro rock’n roll. Scarno, allucinato, furioso, sensuale, fiero che confluì nel 1975 nel suo debut album “Horses”, un esordio d’eccezione, sulla copertina del quale venne immortalata dagli scatti dell’amico e amante Robert Mapplethorpe, mentre i brani furono prodotti da John Cale dei Velvet Underground e alle chitarre ci suonava anche un certo Tom Verlaine (poi nei Television).
Questi gli inizi della carriera di Patti Smith che ci portano ad un parallelismo lungo quasi quarant’anni. Sì perchè tra un paio di mesi uscirà l’undicesimo album in studio della Sacerdotessa del Rock.
Le registrazioni del nuovo album, avvenute presso il mitico Electric Lady Studio, porteranno il 5 Giugno un nuovo album che mancava dal 2007 quando uscì “Twelve”.
In una recente intervista la Smith ha dichiarato: “È un album molto italiano. Due brani li ho scritti a bordo della Costa Concordia nel 2010 (avete letto bene! la sessa nave del capitano Schettino), quando giravamo Socialisme con Jean-Luc Godard. Un altro, “Il sogno di Costantino”, dedicato a San Francesco d’Assisi e Piero della Francesca, l’ho composto in una chiesa di Arezzo e registrato col gruppo aretino La Casa del Vento“.
Idealista, forse utopica, forte ma anche fragilissima, intellettuale bohèmienne e istintiva, Patti Smith è stata una sintesi perfetta del rocker al femminile. Un’eroina del proto-punk.
La nuova fatica musicale, intotolato Banga edito da Sony, conterrà due grandi dediche, una delle quali alla cantante Amy Winehouse: “Eravamo in studio a New York, a fare tutte le altre canzoni inserite nell’album” – ha dichiarato la Smith – “Ma avevo scritto una piccola poesia quando lei morì e il mio bassista, Tony Shanahan, aveva invece composto una partitura musicale e le due combaciavano perfettamente.
L’altro pezzo in memoriam è invece un omaggio all’attrice Maria Schneider, amica di vecchia data della Smith nonchè indimenticata protagonista del film “Ultimo tango a Parigi” di Bertolucci.
Patti Smith promuoverà il suo nuovo album con un tour estivo che toccherà anche l’Italia con ben cinque live, uno di questi è l’attesissimo ritorno al Neapolis Festival 2012 previsto per il 19 luglio in quel di Giffoni Valle Piana (Sa). Prima dell’esibizione la poetessa si intratterrà coi i giurati del Giffoni Film Festival per una Masterclass che si preannuncia particolarmente interessante.
Ecco il calendario completo dei concerti di Patti Smith in Italia.
14 luglio: Novello (CN), Collisioni 2012
18 luglio: Molfetta (BA), Banchina S. Domenico
19 luglio: Giffoni (SA), Neapolis Festival
20 luglio: Roma, Cavea Parco della Musica – Luglio Suona Bene
22 luglio: Gardone Riviera (BS), Anfiteatro del Vittoriale
Autore: red.
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