Chi non ha mai sognato, anche solo per un momento, di vivere in costume e infradito? Chi accompagnato da una tavola da surf, chi da un mojito ghiacciato, chi da un buon libro, secondo me quasi tutti!
Marco Spiezia l’ha fatto! O per lo meno lo ha raccontato nel suo primo full-lenght “Life in Flip-Flops”. Giovane cantautore, classe ’83, originario della penisola sorrentina, ma cresciuto in Cornovaglia, il nostro ci offre uno spaccato del suo peregrinare condensato in un sincretismo musicale assai raro. “Life in Flip-Flops” è un disco che deve molto alla tradizione anglosassone, quanto a quella partenopea. Se da un lato, infatti, troviamo testi (tutti in inglese!) e arrangiamenti che richiamano la prima (Nutini, B.B. King, Strokes), dall’altro gli stessi sono mescolati con genialità tipicamente napoletana.
Canzoni solari, ritmi incalzanti, battere e levare a catturare l’attenzione già dal primo ascolto, “Life in Flip-Flops” è un lavoro ben organizzato e che miscela, con maestria da cantautore consumato, generi anche molto diversi tra loro come lo swing e lo ska, il folk e il lounge in un risultato piacevolmente pop.
Eclettismo non soltanto musicale. Anche i testi confermano l’abilità del nostro di spaziare dalla spensieratezza, dall’accettazione della vita così com’è e dall’edonismo (è il caso di “Sunday”, “Scaramouche” e “Smile”) a temi più impegnativi come il signoraggio bancario e le politiche di JFK (“Apple Tree”).
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autore: Luigi Oliviero