Esce voggi “Bob Dylan: More Blood, More Tracks – The Bootleg Series Vol.14”, pubblicato da Columbia Records e Legacy Recordings, la divisione Catalogo di Sony Music Entertainment.
Si tratta dell’ultimo capitolo dell’acclamata serie Bootleg di Bob Dylan: vengono rese finalmente disponibili le straordinarie registrazioni in studio del 1974 che hanno dato origine al capolavoro del 1975 “Blood On The Tracks”, uno dei suoi album più venduti, e che ha ridefinito i confini e le strutture del modo di scrivere musica pop (un genere che Dylan aveva di fatto inventato dieci anni prima). “Blood On The Tracks” raggiunse il primo posto della classifica Billboard 200, fu certificato Disco di Platino, e nel 2015 è stato inserito nella Grammy Hall of Fame.
L’album fu originariamente registrato in quattro giorni a New York nel settembre del 1974. Poco dopo venne masterizzato, e qualche mese più tardi Dylan sentì che l’album aveva bisogno di un approccio diverso, e decise di registrare nuovamente cinque tracce negli studi Sound 80 di Minneapolis, alla fine di dicembre dello stesso anno. Alcuni outtake delle registrazioni originali di New York sono stati molto apprezzati dai bootlegger e dai collezionisti, ma la maggior parte di queste registrazioni non sono mai state rese disponibili in nessun formato.
“More Blood, More Tracks” viene pubblicato in tre versioni differenti: quelle in CD e 2LP, contengono 10 versioni alternative e tra le più emozionanti di ognuna delle dieci canzoni che compaiono in “Blood On The Tracks”, più una versione inedita di “Up to Me”; mentre l’edizione Deluxe full-size da 6CD include invece le registrazioni complete di New York in ordine cronologico. Il cofanetto Deluxe è un’edizione limitata, e, dopo la vendita, non verranno stampate ulteriori copie. Il box include un libro di foto con copertina rigida, note di copertina dello storico del rock Jeff Slate, e una riproduzione completa di uno dei leggendari notebook di 57 pagine scritti a mano di Dylan, in cui è possibile seguire lo sviluppo lirico delle canzoni che hanno dato vita a Blood On The Tracks.
I produttori dell’album hanno lavorato con le migliori fonti a disposizione, nella maggior parte dei casi utilizzando i multitraccia originali. Le uniche registrazioni rimaste dalle sessioni in studio di Minneapolis sono i master multi-traccia delle cinque esibizioni incluse nell’album “Blood On The Tracks”, ognuna remixata e rimasterizzata per la versione Deluxe.
Nelle note di copertina di “More Blood, More Tracks”, Jeff Slate fa notare che “Dylan ha tagliato ognuna di queste incredibili esibizioni – alcune delle migliori che abbia mai registrato – una dopo l’altra, dal vivo in studio, senza cuffie e senza sovraincisioni. In queste tracce invece troviamo Dylan solo con una chitarra e un’armonica…Le esibizioni sono state lasciate nello stato più vicino all’originale mai sperimentato prima. Durante la fase di produzione di Blood On The Tracks, Dylan ha chiesto a Ramone di accelerare molti dei master del 2-3%, una pratica comune negli anni ’60 e ’70, in particolare per i dischi che venivano inviati alle radio AM, per coinvolgere meglio gli ascoltatori. In “More Blood, More Tracks”, per la prima volta, sentiamo le canzoni esattamente come Dylan le ha registrate”.
I due volumi precedenti della serie hanno ottenuto il Grammy Award come Best Historical Album: “Bob Dylan – The Cutting Edge 1965-1966, The Bootleg Series Vol. 12” nel 2017, e “Bob Dylan – The Basement Tapes Complete, The Bootleg Series Vol. 11” nel 2016.
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fonte: com. stampa