“Nos amers” è il quanto lavoro di questo strambo e sperimentale collettivo francese composto di otto elementi. Instabili e imprevedibili Le Comptes de Kosakoff in certi frangenti evocano gli Area, soprattutto per le doti canore del cantante/bassista Geoffrey Grangé, in grado di alternare momenti alti ad altri bassi guidando il ritmo e l’altalenante sonorità di questi otto brani.
In questo disco si trovano moltissimi elementi, dalle sperimentazioni isterico-esplosive di “Le Maudit”, al jazz-soul che si evolve in un funk esplosivo di “Le double”. In mezzo tanto jazz, che sia a geometria variabile di “Bateau qui coule” o quello che fornisce la base alle colonne sonore di “Antidote”, fino al jazz in progress che sospeso tra quello classico e quello che non respinge l’elettronica come nell’intrigante “Murmures à l’oreille des monstres”. Insomma un lavoro variegato, complesso e che merita molta attenzione date le tante sfaccettature di cui è intriso.
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autore: Vittorio Lannutti