Dietro questo pseudonimo si cela Laura Loriga, attiva musicalmente da tre anni. Di origini bolognesi, la Loriga ha poi vissuto a Parigi, San Francisco e Los Angeles, infatti canta in inglese accompagnata prevalentemente dal suo pianoforte e nel corso di questi tre anni ha cambiato molti collaboratori, attualmente sono del progetto Francesco Begnoni e Zeus Ferrari (Juniper Band e You ?Should Play in a Band). Il pianoforte dà chiaramente un tocco classico ai brani, impreziositi dalla sua flessibile e sinuosa voce, capace di adattarsi alle diverse esigenze del testo, in modo da rendere tutti i dieci brani di questo cd molto intensi ed accattivanti. Come punti di riferimento troviamo Ani di Franco nella profonda “Fisches”, la Pj Harvey di “White chalk”, ma con il piglio degli esordi nella lirica ed infiammata “Gozo” la dolcezza di Rickie Lee Jones nell’umoralità greve e passionale di “Julius”. Tuttavia, la Loriga riesce anche ad emanciparsi da questi modelli giungendo ad uno stile del tutto suo, capace di farsi ora romantico (“Bolivar”), ora avvolgente, come nella ballata “Long lifting road”. Possiamo dire con orgoglio di aver trovato una degnissima erede delle tre grandi cantautrici Usa citate.
Autore: Vittorio Lannutti