Registrato tra il dicembre 2007 e il maggio 2008 nella chiesa di San Crisostomo a Bombanella, in provincia di Modena, e già rodato durante il tour americano del settembre 2008, “…and he told us to turn to the sun” è un concept album sul tema dell’eresia, intesa nel significato originale di “scelta” così come specificato dal Reverendo Murphy nel corso di alcune recenti interviste.
Nove tracce che sfilano in lugubre processione, tra nuvole d’incenso e ombre create da candele tremolanti: “We were colonists” è lamento funebre per derelitte anime del purgatorio, “I sob, no more rage” è oscuro mantra psichedelico, in “Go sinister” echeggia un canto ancestrale, “Ran out of fuel and a viper just bit me” e “So now you have to choose between my two (black) lungs” sono due riti pagani officiati dai Faust e dai This Heat. E si prosegue con “Never forget you have a choice”, sulla cui membrana lattiginosa deambula un Syd Barrett catatonico, e con “Hide yourself in the woods”, tutta avvolta in un sudario folk, mentre scudisciate noise vanno a lacerare il corpo in decomposizione di “At that time I guess we misunderstood”, dove l’urlo “We are evil” viene doppiato in falsetto femminile dalla domanda “Are we evil?” come fosse uno sberleffo irriverente prima di “In their graves”, epilogo solenne scandito da note d’organo.
Disco di non facile lettura – imperscrutabile se non addirittura ostico – e per questo bellissimo, perché costringe l’ascoltatore non ad adagiarsi “sulla” musica, ma a penetrarvi totalmente “dentro”, alla ricerca spasmodica di simboli e significati.
Autore: Guido Gambacorta