A due anni dal primo volume il duo formato da Roberto Bertacchini (kick, snare, hi-hat, voice) e da Xabier Iriondo (guitar, mahai metak, taisho koto, banjolino, bandonion, field recordings, electronics), da seguito allo strampalato progetto di blues sbilenco e sperimentale. I due musicisti si lasciano andare a dodici tracce più o meno deliranti, come la psicotica “Scoppia” e i gridolini repressi di “Captain J. S. Edward”, accostabile al primo Nick Cave, quello in luna di miele con l’eroina, tanto per intenderci. Il duo si lascia andare al proprio flusso di coscienza e la cosa più intrigante è che c’è un’intesa perfetta, non a caso Iriondo e Bertacchini hanno deciso di suonare la loro musica dal vivo. Le dodici battute vengono interpretate in maniera assolutamente personale, fuori dai canoni classici, preferendo esprimerle con una musica incostante e spezzettata dove gli Old Time Relijun incontrano l’elettronica (“Tra le nostre mani”) o la psichedelia orientale deraglia nella pesantezza di una Diamanda Galas al maschile (“Tuamare”). Insomma questo è un cd che non lascia indifferenti e che da molti spunti alle generazioni future in cerca di qualcosa di veramente interessante e di nuovo da ricercare.
Autore: Vittoriuo Lanutti