I gruppi sembrano passarsela meglio delle etichette discografiche. Quanti possono vantare già 10 anni di attività alle loro spalle? E quante etichette invece, anche prestigiose (sempre in ambito indie) possono vedere i propri dati anagrafici già in “doppia cifra”?
La Domino, label londinese, passa per una “storica” indie, o quanto meno viene abitulamente ricompresa nel novero delle “nobili”. Eppure non esiste che dal 1993, e si appresta a celebrare, in autunno, questo fatidico traguardo, con una serie di show e serate di gala (vogliamo definirlo “festival”? ok, oltremanica intendono cose molto più “grosse” con questo termine – ma da noi nessuno avrebbe niente da ridire su di esso…) intitolati “Worlds of Possibility”. 6 serate – ora aumentate a 8 – in giro per Londra dal 4 al 21 Ottobre con alcuni tra i più validi rappresentanti del roster dell’etichetta festeggiata.
La prima serata (il 4) vedrà protagonisti gli HOOD e i CLINIC, che presenteranno, probabilmente, materiale del nuovo album – prossimo a venire e, stando alle voci, radicalmente diverso dai precedenti. Il 12 sarà la volta di PASTELS e MOVIETONE, un doppio set che sa di “confronto diretto” tra le due varietà del post-rock britannico (in ordine di citazione delle due band: quello scozzese e quello bristoliano). La sera dopo toccherà a JAMES YORKSTON & THE ATHLETES fare gli onori di casa Domino, quindi il 14 (una delle due serate aggiunte in questi giorni) JASON LOEWENSTEIN e LOU BARLOW eseguiranno canzoni dei SEBADOH, mentre il 15, dopo l’opening act Adem, protagonista della scena sarà Will Oldham aka BONNIE PRINCE BILLY.
Già, la Domino ha avuto in questi anni il merito di andare ad attingere per il suo roster anche oltreoceano, portando in Europa dischi di artisti molto poco “europei” nel sound (le country-folk roots di Oldham, appunto, ma anche di Bill Callahan aka Smog). Accanto a queste sonorità più “tradizionali”, rilassate, qualche volta acustiche, la Domino ha scelto di essere rappresentata anche da nomi cardine dell’elettronica d’avanguardia, come FOUR TET e MAX TUNDRA, protagonisti della serata del 17 assieme agli “ospiti” MOUSE ON MARS (che incidono da un po’ su Thrill Jockey, etichetta dall’ambivalente spirito tradizional-innovativo molto simile a quello che anima l’attività della Domino) e ai successivi dj-set di John Peel (servono presentazioni?!), djs della stessa Domino e di Eat Your Own Ears (promoter londinese emergente ma già interessantissimo nella sua programmazione).
Il 21 terrà banco l’incisivo e spigoloso rock dei KILLS (preceduti in apertura dai Blueskins). Questa serata avrebbe dovuto chiudere la serie di concerti secondo l’originaria programmazione, ma la confermata disponibilità di STEPHEN MALKMUS per la sera del 27 ha messo nelle sue mani il finale di questa “Worlds of Possibility” series. E sì, c’è proprio un mare di possibilità per noi ascoltatori finchè etichette come la Domino riusciranno a prosperare…
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