E-M ARTS / FONDAZIONE MORRA, insieme alla Provincia di Napoli e al British Council, presenta la terza edizione del festival napoletano dedicato al cinema indipendente, coordinata da Thomas Draschan, che si terrà dal 9 al 12 Ottobre (tutte le sere alle 21) nella splendida cornice seicentesca di palazzo dello Spagnuolo, nel cuore del quartiere Sanità (via Vergini 19). La filosofia alla base di questa serie di presentazioni di film è la libertà dalle pressione dei festival convenzionali: presentazione di nuovi lavori quasi esclusivamente girati nei due anni precedenti. Molti dei film d’avanguardia, persino quelli celebrati ampiamente in molti saggi, che sono inclusi entro i canoni degli alti riconoscimenti dell´arte contemporanea e della sua storia, sono poco noti al pubblico e visti raramente persino da esperti ed amanti dell´arte.
Nel programma di Piero Pala troviamo classici come “Little Stabs at Happiness” di Jacobs e “Looking for the Mushrooms” di Bruce Conner. L´uso da parte del film maker del footage, che egli stesso ha girato, rappresenta una rara eccezione nell´opera di colui che è considerato il più importante protagonista dell´utilizzo della tecnica filmica “found footage”. “Looking for the Mushrooms” è un capolavoro psichedelico sulla ricerca dei funghi allucinogeni, accompagnato dalla partitura di Terry Riley. L’intero programma è dedicato ai film che hanno forti affinità con la musica e partiture molto particolari.
Louis Benassi col secondo programma estende la rassegna di quest’anno in un contesto legato anche alla video arte contemporanea britannica, ed ha per tema l´idea di “Topografie e Spazio”. Quest´anno troviamo un one man show di talento eccezionale, tanto difficile da inquadrare in una categoria che persino il termine “filmmaker” non suona appropriato. L’arguto titolo della presentazione di McClure, “Emulsioni Reciproche”, offre allo spettatore una certa idea di ciò che lo aspetta: proiezioni sublimi e quasi minimaliste di film, sovente manipolati in maniera semplice e sempre molto diretta, ad esempio tinteggiando l’emulsione a mano, creando dunque leggere modifiche sulla superficie, i cui effetti si vedono sullo schermo nella proiezione.
“Ecstatic Bodies”, il programma di Florian Wüst, si confronta con le percezioni sensuali suscitate dal film, utilizzando immagini che evocano nello spettatore sensazioni forti o estreme. Uno degli esempi più rilevanti per tale approccio è rappresentato da “T,O,U,C,H,I,N,G,” di Paul Sharits, in cui l´autore tenta di affrontare fisicamente lo spettatore, afferrare la sua retina, toccargli l’occhio. In questo lavoro visivamente intenso, strutturalmente complesso ed estremamente rigido allo stesso tempo, Sharits è riuscito anche ad includere allusioni di tipo autobiografico, come quando vediamo un volto graffiato da unghie di donna e la lingua tagliata con le forbici; lo stesso Sharits ha vissuto esperienze del genere e verso la fine della sua vita il suo corpo era coperto da cicatrici provocate da colpi d´arma da fuoco, forbici, coltelli e scazzottate.
Info: http://www.em-arts.org/.
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