Ben gli sta a questa band di buffoni, ma, altrettanto, ben gli sta anche a chi umilia se stesso dedicandosi a siffatta band. I fatti. 172 spettatori hanno presentato una denuncia l’8 Ottobre contro la band e il suo management presso la corte della contea di Cook, vicino Chicago (ma dico, con tutto quanto di buono c’è da ascoltare a Chicago e dintorni…). I fans si lamentano del fatto che, a fronte del profumato biglietto d’ingresso pagato per il concerto del 26 Luglio nell’ambito del Summer Sanitarium tour, la band si è degnata di esibirsi per appena 17 dei 90 minuti previsti.
I fans adesso chiedono il rimborso della porzione di biglietto loro spettante, ossia 25 dollari, ma attenzione: se il ricorso va a buon fine, a tale rimborso avranno diritto tutti e 40mila i presenti di quel concerto. Tra l’altro il ricorso contempla anche la circostanza per cui Fred Durst, nell’abbandonare lo stage, lanciò una raffica di insulti sessualmente espliciti e anti-gay verso il pubblico e alla stessa città di Chicago, sfidando i componenti delle prime file a menarsi (…).
La denuncia si inscrive nel solco tracciato da una analoga sferrata contro i Creed, i cui fans si sono lamentati per uno show dagli stessi definito “sotto-standard”, anche se, come giustamente precisa il legale dei fans dei Bizkit , allora si trattò di una opinione soggettiva sulla qualità dello show, laddove, nel caso più recente, ciò di cui si discute è la lunghezza – dato incontrovertibile – dello show.
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