Lasciando perdere le uscite più attese (quelle di Califone, Bobby Conn, su cui speriamo di dedicare un’apposita news ciascuno, oltre che quella, di cui abbiamo già trattato, del Chicago Underground Trio), Febbraio 2004 sarà un mese in cui le scrivanie della label di Chicago avranno di che scottare. Sarà infatti la volta anche del full-lenght (debutto su Thrill Jockey) degli OOIOO (da pronunciare una lettera per volta, secondo la dizione anglosassone), la band di Yoshimi, già batterista per il progetto Free Kitten di Kim Gordon e polistrumentista in gruppi come UFO, Die With Eye e, soprattutto, Boredoms (di cui fa sempre parte). In “Kila Kila Kila” l’artista giapponese (che l’anno scorso era stata citata dai Flaming Lips nel titolo di una loro canzone, ‘Yoshimi Battles The Pink Robot’) riesce a creare una combinazione perfetta di caotici groove pop e trame psichedeliche.
Ma non è finita qui. Uscirà anche l’esordio dei TRAPIST, trio viennese che ha preso il nome dai frati trappisti la cui dimostrazione di devozione è la pratica del silenzio e di cui fanno parte Joe Williamson (basso), Martin Siewert (chitarra) e Martin Brandlmayr (batteria). L’album, dal titolo “Ballroom”, è frutto delle improvvisazioni dei tre musicisti, poi editate usando strumenti come il vibraphone, sintetizzatori analogici e anche software. Nonostante il gruppo esista da relativamente poco tempo, i tre artisti si sono fatti conoscere per le collaborazioni altisonanti che li hanno coinvolti: in particolare Williamson ha lavorato, tra gli altri, con Han Bennink e Eugene Chadbourne, Siewert con Elliot Sharp, Ken Vandermark, Dean Roberts e Oren Ambarchi e Brandlmayr (che è anche membro dei Radian) con Stefan Schneider, Andrea Neumann e Dean Roberts.
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